Ternana, il ds Leone stoppato per un mese

Il dirigente rossoverde squalificato fino al 30 novembre dal giudice sportivo: c’è anche l’ammenda di 1.000 euro. Apatia d’attacco: appena 28 gol in 32 partite di campionato nel 2019

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I campionati spesso si vincono avendo una difesa ermetica o quantomeno capace di chiudere una buona parte di match a porta inviolata. Quando ciò non accade c’è un’unica soluzione per chi, come la Ternana, ha l’obiettivo – al netto delle parole di circostanza che nascono dal pessimo biennio 2017-2019 – di lottare per le prime posizioni: segnare in modo continuo e con una discreta continuità. Per ora non è il caso dei rossoverdi e il trend arriva da lontano. Intanto il giudice sportivo ferma il direttore Luca Leone per un mese.

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Il buon trend e il blocco

L’avvio di stagione delle ‘Fere’ aveva fatto ben sperare dal punto di vista realizzativo: tre marcature a Rieti (coppa Italia e campionato) e Olbia. Sì, squadre non irresistibili e non certo all’altezza delle più forti della categoria, ma comunque una buona prova di forza in vista del prosieguo del campionato: a livello offensivo in effetti i rossoverdi hanno continuato ad avere un ruolino più che buono – d’altronde non si vincono a caso cinque incontri di fila in trasferta – fino al 3-2 a danno del Catania. Poi il momento d’affanno che fa tornare in mente ciò che accadde – sempre con Gallo – il problema del girone di ritorno dello scorso campionato.

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Il campanello d’allarme

Bari, Bisceglie, Avellino e Vibonese. La favorita insieme alla Reggina alla vittoria del campionato – specie ora che c’è Vivarini in panchina, con Cornacchini la situazione era pessima – e tre squadre che al massimo possono aspirare alla miglior posizione nella parte destra della graduatora: tanta mole di passaggi e potenziali occasioni, ma appena due realizzazioni all’attivo e quattro punti collezionati sui dodici a disposizione. Chiaro che infortuni, logistica e turno infrasettimanale non abbiano favorito, ma lo è altrettanto che non possono esserci alibi per un rendimento comunque insufficiente: «Chi è statico non giocherà», si è espresso Gallo in merito alla poca incisività dei suoi. Si ruotano le punte ma il risultato spesso non cambia granché. In arrivo tre gare consecutive di fila con Picerno, Fermana (mercoledì 6 alle 20.30, coppa Italia, in caso di successo probabile nuova sfida con l’Avellino di Capuano) e Paganese: chance d’oro per riprendersi.

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Fabio Gallo

Numeri impietosi

Come detto è un filone che caratterizza la Ternana già da mesi, fin dai tempi di Luigi De Canio. La Ternana nel 2019 ha disputato 32 gare di campionato e lo score è tutt’altro che entusiasmante: la media è inferiore all’1 visto che Defendi e compagni sono andati a segno in appena 28 circostanze, chiudendo ben 12 sfide senza riuscire a ‘bucare’ la porta avversaria. Il contesto migliora se si aggiungono i confronti di coppa (Viterbese, Olbia e Rieti) Italia con 35 gol in altrettante partite ufficiali: una squadra ‘apatica’ in definitiva quando in fase offensiva. Lo è anche il Potenza – per citare un gruppo che ha un problema simile – ma con una differenza sostanziale che permette ai lucani di essere davanti: ha incassato ben 8 marcature in meno. Ecco, se si migliorasse in entrambe gli aspetti non sarebbe male. Altrimenti sarà alquanto complicato tenere dietro il Bari e, in generale, sperare di poter mantenersi a ruota dei ragazzi di Domenico Toscano.

Luca Leone

La squalifica di Leone e la sanzione

Il dirigente rossoverde paga – e non poco – l’allontanamento nel finale di partita a Vibo Valentia: per lui c’è «l’inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto il novembre 2019». Per lui inoltre c’è l’ammenda di 1.000 euro a causa del «comportamento reiteratamente offensivo verso la terna arbitrale (panchina aggiuntiva)».

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