di S.F.
Ci hanno provato in tutti i modi, ma se l’attacco è inesistente e le idee sono confusionarie ecco che il risultato è servito. La sfida interna contro il ‘Frosinone’ ha messo in evidenza tutti i problemi della Ternana 2014/2015, entrata nella storia – in negativo, eguagliato il record ’92-’93 del duo Liguori/Clagluna – dopo la nona sconfitta stagionale al ‘Liberati’ di fronte a una squadra ciociara schierata con molte riserve, cinica e che, spingendo un minimo sull’acceleratore in avvio di gara, ha conquistato i tre punti. Perché spesso è bastato questo a inchiodare le ‘Fere’: sono ora ben quindici le gare concluse dai rossoverdi senza aver segnato.
TERNANA-FROSINONE VISTA DA ALBERTO MIRIMAO
Il salvagente arriva dalle concorrenti. Se da un lato la Ternana rallenta e incassa nuove sconfitte, dall’altro ci pensa il disatroso rendimento di quasi tutte le avversarie dirette per la salvezza a tenere in vita i rossoverdi: nessuna vittoria nelle ultime cinque partite per Latina, Pro Vercelli, Virtus Entella e Cittadella e la distanza dalla zona playout è sempre la stessa. L’unico motivo per sorridere.
E sono 161 con i dieci battuti martedì sera i calci d’angolo della Ternana in campionato. Impressionante l’incapacità offensiva – nello specifico – di rendere incisivi i numerosi schemi provati settimanalmente da Attilio Tesser dalle palle inattive: l’unica marcatura stagionale sugli sviluppi di corner resta quella di Ceravolo – indirettamente tuttavia – a Pescara. E se in una delle rarissime circostanze che le ‘Fere’ riescono a concretizzare il ‘piano’ preparato, c’è il palo – Valjent su sponda di Palumbo – a salvare la porta avversaria allora è notte fonda. Un punto debole che continua a costare caro, anche in termini difensivi, alla formazione del tecnico veneto.
Chance sprecata da Valeri Bojinov, già rimproverato da Tesser nella conferenza post ‘rifinitura’ di lunedì. Il bulgaro, al di là di un paio di aperture sugli esterni in avvio di match, è stato un fantasma per i poco più di 50 minuti giocati, avendo perso inoltre – dopo l’infortunio e convocazione in nazionale – quel quid a livello motivazionale che ne aveva mascherato in parte gli evidenti limiti atletici palesati durante l’annata. «Si ottengono risultati non aprendo la bocca, ma pedalando sul campo», un messaggio che forse verrà reiterato. Un Bojinov non di certo aiutato poi da un Felipe Avenatti più fermo che mai nella sfida ai ciociari: se la Ternana ha un problema, e grande, sul gioco aereo da palla inattiva qualche responsabilità c’è l’ha anche l’uruguaiano, che invece su azione ha realizzato quattro marcature di testa. Nella ripresa sua la chance per rimettere in piedi la gara, mancando lo specchio della porta sull’assist di Gavazzi.
Buona performance per la catena sinistra composta da un Palumbo positivo nella prima parte di gara e da Luigi Vitale, il più attivo tra le fila rossoverdi. In costante proiezione offensiva, l’esterno mancino si è più volte creato lo spazio per giungere al cross: tanti, ma tra l’imprecisione dello stabiese e la staticità degli avanti delle ‘Fere’ al centro dell’area tutto facile per la retroguardia dei ‘Leoni’. E se poi dalla panchina Tesser si affida a un volenteroso, ma ‘fumoso’ Milinković la situazione si fa ulteriormente più scura: l’unico centravanti in forma è – da troppo tempo – Fabio Ceravolo e al momento la squadra non può fare a meno, seppur stanco, di lui. Prestazione negativa anche per l’arbitro Di Paolo, che nega un rigore per parte: graziato prima Ćosić – intervento di mano sul cross di Palumbo – e quindi Meccariello, in difficoltà su Daniel Ciofani nel confronto corpo a corpo con l’attaccante dei ciociari.
Un tentativo vano quello di Tesser di schierare dal momento dell’uscita di Viola – altra buona performance dopo Catania – un ibrido 3-4-3, con Palumbo e Gavazzi coppia centrale in mediana. Il centrocampista sondriese ha agito da ‘elastico’, lanciandosi subito in avanti in fase di possesso palla con il talento campano più bloccato. Niente da fare, i tiri non sono arrivati comunque, fatta eccezione per il tentativo in mischia di Ceravolo nel recupero.
DAVIDE GAVAZZI: «PIÙ CATTIVERIA, DOBBIAMO SALVARCI», L’INTERVISTA
Troppo solo L’unico a garantire un minimo di brio e imprevedibilità in attacco è stato Davide Gavazzi, al solito tra i migliori in campo nell’undici rossoverde. Troppo solo però, in una serata amarissima per l’attacco delle ‘Fere’, impreciso e senza efficacia per l’intera partita: «Sono stati bravi ad andare in vantaggio, poi si sono chiusi cercando di ripartire in contropiede. Purtroppo non siamo riusciti a pareggiare nonostante i tanti tentativi. Difficile dire cosa sia mancato: da un lato dobbiamo essere contenti per le occasioni create, ma – ammonisce Gavazzi – dall’altro serve più determinazione e cattiveria, siamo in lotta per la salvezza. I punti dalla zona playout sono rimasti due e sabato a Lanciano dovremo lottare per far più punti possibili».
La classifica
Il prossimo turno
Avellino-Pescara (domenica ore 15.00)
Bari-Cittadella
Catania-Livorno
Frosinone-Bologna
Modena-Carpi (domenica ore 18.00)
Perugia-Trapani
Pro Vercelli-Crotone
Spezia-Brescia
Varese-Latina
Vicenza-Virtus Entella
Virtus Lanciano-Ternana