Una cinica Ternana travolge l’Alessandria. Salvezza cosa fatta

I rossoverdi faticano, ma vincono di larga misura: Celli, Mazzocchi e Martella in gol. Prodigioso Iannarilli. Lucarelli: «Ora testa sgombra sia punto di forza»

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La scaramanzia ed i conti ‘strani’ si possono mettere da parte, la salvezza è cosa fatta per la Ternana. I rossoverdi faticano e non poco, ma battono l’Alessandria 3-0 con poco spettacolo (se non negli ultimi minuti) e tanto cinismo toccando così quota 41 in classifica, ben 16 in più rispetto ai grigi quint’ultimi: il bottino pieno arriva grazie alle marcature di un ottimo Celli in avvio di match, poi Mazzocchi e Martella nella parte conclusiva della sfida; nel mezzo un prodigioso – ennesimo match dove risulta decisivo – intervento di Iannarilli ad evitare il pareggio dei grigi. Ora c’è la pausa, si tornerà in campo il 2 aprile in Veneto per affrontare il Cittadella. Magari con animi più sereni rispetto a ciò che è accaduto nelle ultime settimane.

Ternana spietata, Iannarilli alla Banks: 3-0 e salvezza – Gallery

Golazo Celli, poi meglio l’Alessandria

Defezioni in difesa e allora ecco che rispunta Boben titolare nel pacchetto difensivo a tre accanto a Bogdan e Celli, ai lati ci sono Ghiringhelli e Martella. Davanti conferma per Partipilo e Donnarumma. Nei primi dieci minuti non accade praticamente nulla, poi il golazo che non ti aspetti: Celli prende palla ai trenta metri in posizione centrale, avanza e con un gran mancino di potenza mette la sfera sotto l’incrocio dei pali. Cerafolini non può farci niente, è immediato vantaggio Fere che, a stretto giro, vanno anche vicine al raddoppio – assist di Partipilo in profondità – con il destro a giro di Donnarumma, abile a fuggire in campo aperto. I piemontesi provano ad accelerare e le occasioni per l’undici di Longo arrivano. Lo spunto migliore arriva al 31′ grazie ad un’offensiva sull’out sinistro ospite: cross in mezzo e tentativo sotto misura di Chiarello respinto in combinata da Proietti e Boben. Tre minuti ed i rossoverdi tremano ancora sull’asse Lunetta-Musacchio: servizio del primo e conclusione in area del secondo, provvidenziale la deviazione di Celli in angolo. Si va al riposo sull’1-0.

Infortunio Ghiringhelli, egregio Iannarilli

Il secondo tempo inizia senza modifiche nelle due formazioni. Squillo numero uno della Ternana al 56′ sulla combinazione Ghiringhelli-Donnarumma: cross del primo e colpo di testa in area del 99 che si spegne sul fondo. Ritmi bassi. Guai per Lucarelli al quarto d’ora perché Ghiringhelli – all’apparenza un problema alla caviglia – si siede a terra e chiede la sostituzione, al suo posto entra Furlan. Il pacchetto difensivo denota i consueti difetti e l’Alessandria al 66′ rischia di far male sull’affondo centrale di Corazza, il tiro è deviato ed il pericolo è scampato; poi ci vuole un pazzesco Iannarilli (probabilmente la parata dell’anno per lui, di elevata difficoltà) per evitare il pareggio ospite sullo stacco aereo di Benedetti sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Fatica Ternana, triplo cambio e 3-0

I rossoverdi non riescono ad uscire dalla propria metà campo in questa fase ed il tecnico livornese decide di cambiarne tre tutti insieme: fuori Koutsoupias, Partipilo e Donnarumma per Paghera, Mazzocchi e Pettinari. Stravolta la coppia d’attacco per la fase conclusiva del match. Grazie ai nuovi entrati la Ternana trova il gol per chiudere la contesa: l’ex Lanciano recupera la sfera e lancia il 32 davanti a Cerafolini, il portiere respinge con la spalla lo ‘scavetto’ della punta delle Fere ma nulla può sulla conclusione successiva dell’attaccante classe ’98. Nelle battute conclusive sale ancora in cattedra l’estremo difensore ciociaro sul diagonale di Corazza, mentre in precedenza Lucarelli aveva fatto entrare Salzano (il campano ci prova dalla distanza col mancino, blocca Cerafolini) in luogo di Palumbo. Nel recupero ecco il 3-0 con assist di un super Pettinari (di tacco) e gran botta mancina di Martella: Alessandria steso e salvezza in tasca.

Lucarelli: «Mi piace altro tipo di calcio». La testa sgombra

«Oggi raccogliamo qualcosa in più in termini numerici. La vittoria – le parole in conferenza stampa – è meritata, però in effetti nel primo tempo eravamo un po’ troppo contratti e non continui nella nostra azione offensiva. Nella ripresa l’atteggiamento è stato diverso, Iannarilli ha fatto una grande parata e poi la gara è andata in discesa, loro hanno subito il contraccolpo psicologico; è stato un match di serie B, dove si cercava di essere pratici. L’episodio che l’ha indirizzata è stato il gol di Celli, il tiro da fuori sapevamo che poteva essere una soluzione. Il modulo? Le certezze in questa fase sono difensive perché abbiamo subito pochi tiri, non volevamo concedere nulla agli avversari essendo tre scontri diretti. Erano da non perdere. Ci ha dato compattezza, può tornarci comodo. I successi nascono da una grande solidità difensiva, è un campionato dove non c’è molta voglia di giocarsi le partite. Non vedo perché non debba farlo io e comunque abbiamo incassato 46 reti: a me piace un altro tipo di calcio, ma faccio di necessità di virtù. Ho cercato di rendere tatticamente più facile le partite ai giocatori, non faccio gli esperimenti». Si guarda in avanti: «Ho sempre parlato di 50 punti e voglio arrivarci, se li raggiungiamo presto proveremo a rompere le scatole a tutti. I ragazzi hanno bisogno di staccare un po’ la spina, negli ultimi quaranta giorni si sono sempre allenati. Non ci saranno amichevoli, faremo una partita tra di noi sabato mattina. Metterei fuori rosa se mi accorgo qualcuno che pensa siano iniziate le vacanze, ma non credo accadrà: i ragazzi vogliono ottenere il massimo da questo campionato e togliere quel ‘sì, però…’. In ognuno di noi ci deve essere l’amor proprio per la professione, la testa sgombra deve essere un punto di forza e non di debolezza. Orgoglio, dignità e professionale vengono prima di tutto. Sette partite sono tante per far cambiare idea su questa stagione. Magari l’anno prossimo non ci sarà nemmeno – ha concluso – di tante rivoluzioni, ma solo rifiniture». Curioso ‘fuori onda’ al termine della conferenza: «Non ho detto che resto e non ho mai detto che vado via».

 

Il tabellino

Ternana (3-5-2): Iannarilli; Boben, Bogdan, Celli; Ghiringhelli (62′ Furlan), Koutsoupias (72′ Paghera), Proietti, Palumbo (c, 80′ Salzano), Martella; Partipilo (72′ Mazzocchi), Donnarumma (72′ Pettinari). A disposizione: Vitali, Salim Diakitè, Capuano, Ndir, Mazza, Capone, Peralta. Allenatore: Cristiano Lucarelli

Alessandria (3-4-2-1): Cerafolini; Prestia (c), Benedetti (78′ Palombi), Mantovani; Mustacchio (61′ Corazza), Ba (73′ Ghiozzi), Casarini, Lunetta; Milanese, Chiarello (73′ Barillà); Marconi. A disposizione: Crisanto, Pisseri, Ariaudo, Coccolo, Pellegrini. Allenatore: Moreno Longo

Arbitro: Eugenio Abbattista della sezione di Molfetta (assistenti Manuel Robilotta di Sala Consilina e Mario Vigile di Cosenza; IV ufficiale Mario Cascone di Nocera Inferiore). Addetto Var, Federico Dionisi de L’Aquila, assistente Francesca Di Monte di Chieti

Reti: 11′ Celli, 79′ Mazzocchi, 90+1′ Martella (T)

Ammoniti: 85′ Proietti (T); 53′ Casarini, 58′ Benedetti (A)

Calci d’angolo: 3-4

Recupero: 2; 4

Spettatori: 2.538 (di cui 56 nel settore ospiti), incasso 32.416 euro

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