Ternana, unica opzione Punti in casa Parma

Ternana in emergenza psicologica e tecnica dopo l’inattesa batosta con il Pescara: De Canio senza il suo bomber, di fronte gli emiliani del suo ‘allievo’ D’Aversa

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La Ternana non ha sottovalutato il Pescara, ma «probabilmente a livello inconscio, nella testa di tutti, pensavamo fosse la gara più abbordabile e invece non lo era». Il risultato lo abbiamo visto e ora per i rossoverdi il tentativo di scalata salvezza ripiomba nel buio tra aspetto psicologico da curare e disastro infortuni: martedì pomeriggio a Parma per Defendi e compagni c’è un’unica opzione per tenersi in vita, ovvero ottenere punti. Di fronte una squadra in lotta per la promozione diretta e reduce da un’altrettanto, clamorosa – a Vercelli contro l’ultima della classe – sconfitta: Luigi De Canio affronta il suo allievo Roberto D’Aversa cercando di salvare il salvabile. Out Montalto e Gasparetto, lutto al braccio per ricordare Marcello Pardi. Diretta su umbriaOn dalle 14.30.

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Luigi De Canio

L’ammissione, l’arrabbiatura e l’auspicio Detto e ridetto, ma prima di focalizzarsi sul Parma De Canio torna un attimo sulla débâcle con gli abruzzesi: «È stata dura assorbire la sconfitta, soprattutto per il modo come è arrivata. Probabilmente, nella testa di tutti, pensavamo fosse la gara più abbordabile e invece non lo era. E non lo è stato per una serie di concause, compreso il fatto che qualche giocatore non fosse al meglio durante la settimana. Fortunatamente si gioca martedì e c’è subito da pensare al Parma: mi immagino e spero che ci sia anche questa volta la reazione che ci aspettiamo». Il tecnico lucano si riferisce al post Ascoli: «Certo, due pareggi – l’amara constatazione a giochi fatti – in quei due match match avrebbero fatto comodo. Sono molto arrabbiato con me stesso per sabato pomeriggio, non si può fare quella partita». I convocati sono appena 21 per via delle varie indisponibilità, c’è Paolucci.

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Montalto, lussazione alla spalla: stagione finita

Montalto, il lutto e il gesto Stagione finita – salvo disputa dei playout, «forse può farlo per l’ultima di campionato», dice De Canio – per il 30enne siciliano. Un cross con il mancino, caduta e spalla lussata contro il Pescara, ma De Canio racconta anche altro: «All’ultimo momento gli è deceduta la nonna con cui era cresciuto e doveva partire per il funerale. Non l’ha fatto per stare vicino alla squadra e di certo è stato un gesto bellissimo: a vedere come è andata sarebbe stato meglio se fosse andato. Lo avremmo avuto a disposizione». Breve passaggio su Albadoro, ormai out da tempo: «Aveva male al ginocchio e si è operato, so che in passato ha avuto diversi problemi in merito».

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Gasparetto

Fere scariche Impressionante il cambio passo – in negativo – tra derby e Pescara. De Canio garantisce che le motivazioni c’erano tutte – per questa ragione è stato citato l’esempio di Montalto – dopo la ‘sbornia’ derby, tuttavia qualcosa non ha funzionato: «La rincorsa – il commento del tecnico – ha consumato un po’ di energie nervose e fisiche, siamo sempre andati a mille all’ora e quando incontri un avversario che ti fa correre a vuoto ti innervorsisci oltremodo perché sai che non puoi sbagliare. Il match di sabato ci ha riportato a quella realtà che pensavamo di aver superato».

L’enigma e la mente Il centrale ex Spal e il bomber rossoverde out, Paolucci in dubbio. Tre dei punti di riferimento per De Canio, costretto ora a cambiare uomini e, forse, assetto tattico: «A Parma – sottolinea sulle scelte – sarà l’occasione per tastare le motivazioni di qualcuno che magari può avere l’opportunità di giocare. D’altronde è un aspetto sul quale bisogna aggrapparsi e tenere conto e riguarda anche il Parma, che a Vercelli ha perso un’occasione. Vorranno riprendere a correre. Turnover? Non ci sarà per ragioni fisiche, magari qualche modifica in virtù del modulo che sceglierò». Per i ducali 15 risultati utili consecutivi al ‘Tardini’ – 10 vittorie, 5 pareggi – e ko che manca dal 14 ottobre: il trainer nativo di Stoccarda riabbraccia Di Cesare, Scozzarella e Scavone, fuori Mazzocchi, Siligardi, Da Cruz, Lucarelli, Vacca e Munari. Possibile partenza dal primo minuto per Ciciretti nel 4-3-3 emiliano.

Roberto D’Aversa

L’allievo D’Aversa e la stima De Canio incrocia al ‘Tardini’ un tecnico che conosce molto bene, quel D’Aversa avuto nella stagione 2005-2006 a Siena in compagnia (da suo vice) di Antonio Conte: «Il Parma ha una rosa di prim’ordine, seppur anche loro abbiano qualche problema fisico. Roberto? Gli voglio tutto il bene possibile, un’atleta e un uomo serio. Non mi sorprende la sua carriera, un ragazzo sempre rispettoso». Ad arbitrare la contesa sarà Francesco Paolo Saia della sezione di Palermo, coadiuvato da Baccini, Rossi e il quarto ufficiale Marco Serra di Torino.

Niente Africa In conclusione, prima del pranzo e della partenza per Parma, un chiarimento su un rumour: «Ho un impegno con la Ternana e un obiettivo, poi se qualcuno non mi vorrà più è un altro discorso. Ma non c’è alcun pericolo a Terni perché c’è fiducia da parte di tutti. Nella lista dei 77 per diventare commissario tecnico del Camerun? Diedi la – specifica – disponibilità circa due anni fa, non è cosa recente e già qualche settimana fa l’avevo letta. Ho subito messo al corrente Stefano Ranucci, spiegando ciò che sto dicendo a voi». Testa al rossoverde e a come tentare di tirarsi fuori da una situazione disperata.

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