Ternana, vecchi difetti e nuove ‘minacce’

‘Fere’ senza risposte efficaci di fronte alla ‘ferocia’ ascolana, e Longarini non perdona. Busellato: «Male solo all’inizio»

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di S.F.

Un tiro in porta, uno, di Felipe Avenatti. Impatto soft, sbandate difensive costanti per 2/3 di gara, squadra ‘a terra’ dopo lo svantaggio ed incapacità di recuperare la partita: la Ternana interrompe la striscia – breve – positiva nel peggiore modi ad Ascoli e dai piani alti arrivano nuove bordate sotto forma di ‘minacce’. Non una novità.

Simone Longarini segue da vicino il riscaldamento

Simone Longarini segue da vicino il riscaldamento

Da Modena ad Ascoli e da Toscano a Breda. Simone Longarini non ci andò leggero dopo il k.o. in Emilia e martedì sera il messaggio lanciato alla squadra è stato ancora più duro, con un unico comune denominatore. La Ternana deve vincere: «Contro il Livorno – scrisse a metà settembre – solo un risultato a disposizione: la vittoria. Se così non dovesse essere, mi regolerò di conseguenza». E questa volta le ‘minacce’ sono esplicitate, il ritiro. Il nocciolo dell’amministratore unico – evidente il ‘passo’ mentale diverso tra bianconeri e rossoverdi  nella gestione dei primi minuti – resta l’attitudine. Perché i rossoverdi sono stati travolti dalla ferocia, talvolta al limite, ascolana, quantomeno nei trenta minuti in avvio.

ASCOLI-TERNANA 1-0, LA FOTOGALLERY

La difesa ‘a zona’ dei rossoverdi: tutto facile per l'Ascoli

La difesa ‘a zona’ dei rossoverdi: tutto facile per l’Ascoli

L’Ascoli aveva segnato appena una rete al ‘Del Duca’ nei precedenti primi tempi casalinghi, alla Virtus Entella. Martedì è bastato appena un quarto d’ora per inchiodare il pacchetto difensivo arretrato: autostrada per Bellomo tra Zampa e Vitale (una delle peggiori gare della stagione per il capitano rossoverde), Meccariello e González che guardano solo la palla ed il gioco è fatto, per Caturano. Una catena di errori, che si è ripetuta senza soluzione di sosta nei numerosi calci d’angolo battuti dalla formazione di Mangia: sistema ‘a zona’ che continua a registrare problematiche nella gestione delle palle inattive ed è stato grazie alle imprecisioni sotto porta dei vari Del Fabro – dopo appena cento secondi libero di colpire in area -, Addae e Milanović a permettere alle ‘Fere’ di arrivare alla mezz’ora – portiere livornese attento poi sui tentativi di Pecorini e Giorgi dalla distanza – sull’1-0 e non con ulteriore gap. Una parte di match che ha ricordato, senza andare troppo indietro nel tempo, le nefaste performance del ‘Liberati’ con Avellino e Virtus Entella.

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Minuto 37: Avenatti lascia il campo per Furlan

Minuto 37: Avenatti lascia il campo per Furlan

Impalpabile Male nel posizionamento tattico, peggio in finalizzazione, insufficiente nelle prestazioni puramente tecniche. Momento pessimo per Cedric Gondo che, dopo la buona – per lo più a livello di copertura difensiva – prestazione di Crotone, ha messo in sequenza tre (due da subentrato) apparizioni molto negative. Il suo score, quasi al termine del girone d’andata, parla di  un assist – decisivo, a Latina – e zero realizzazioni: c’è da lavorare e molto sull’ivoriano, con Belloni – martedì in campo dopo oltre un mese di panchine – che scalpita. A Felipe Avenatti non va meglio, tutt’altro.

Trasferta senza sorriso per i tifosi rossoverdi

Trasferta senza sorriso per i tifosi rossoverdi

Il ‘gelo’ Raro essere sostituiti per scelta tecnica nel primo tempo, e lo è ancor di più se si considera che l’altra ‘vera’ punta centrale, Dugandžić, non è a disposizione. E se l’uruguaiano non stava disputando una delle sue migliori partite, è anche vero che l’unico tiro nello specchio ha portato la sua firma e, successivamente, era arrivato alla conclusione con una mezza girata mancina. Insufficiente come tutti, fatta eccezione per Busellato e Mazzoni, ma privarsi così presto del numero 20 delle ‘Fere’ è stato un azzardo che non ha pagato: al momento della sostituzione la perplessità dell’uruguaiano è apparsa evidente. «Ho cercato di mettere un giocatore con più gamba e con più capacità di ripartire in velocità, non riuscivamo ad utilizzare Felipe come nelle altre partite», la spiegazione di natura tattica di Breda. Una bella ‘mazzata’ per lui che, a livello caratteriale, potrebbe ora risentire della decisione del ‘Del Duca’. Ternana poi più incisiva nella ripresa per via del dinamismo offerto dal duo Furlan-Belloni – cross però, nel 90% dei casi, preda della difesa bianconera – e dal vistoso calo atletico del ‘Picchio’.

A festeggiare è stato il pubblico bianconero

A festeggiare è stato il pubblico bianconero

Si salva nell’incolore prestazione generale della squadra Massimiliano Busellato. Uno dei pochi a non crollare nell’infausto inizio di partita: «Nei primi venti minuti l’Ascoli ci ha schiacciato, facendo una gran partita. Poi siamo usciti – commenta il veneto – e abbiamo dominato fino alla fine senza trovare il gol: siamo stati un po’ confusionari, però c’è poco da rammaricarsi e chiudere questo capitolo perché la sfida al Como è fondamentale».

Un tiro in porta Egugliato il record negativo – stabilito dalle ‘Fere’ a Modena e La Spezia, nelle altre due sconfitte stagionali per 1-0 – in terra marchigiana. Il colpo di testa di Avenatti l’unico tentativo rossoverde ad aver costretto Švedkauskas all’intervento, poi le chance fallite davanti al lituano da Ceravolo e Gondo: «Non concordo – prosegue Busellato parlando della pericolosità rossoverde -, abbiamo creato anche prima del 70′, più di qualche occasione, ad esempio sbagliando un gol a porta libera da un metro. Avessimo fatto quello staremmo parlando di un’altra partita e risultato, ma non mi interessa. Voglio solo – chiude l’ex Cittadella – cominciare a lavorare sodo in vista di sabato». Le altre occasioni su un colpo di testa di Zampa, che conferma buone capacità d’inserimento sui corner, e Falletti, partito in contropiede dopo l’ennesimo ‘buco’ della difesa su un tiro dalla bandierina dei padroni di casa. Troppo poco, ma c’è tempo e modo di rimediare, con la zona play-out ancora alle spalle e un ruolino di marcia che continua ad essere sufficiente per il veneto.

Roberto Breda

Roberto Breda

Contrasto di vedute In casa Ternana c’è chi parla di «partita fatta nella maniera giusta, di approccio non sbagliato», Breda, e chi di una «prova dove l’approccio alla gara è stato non professionale» e di una «sconfitta per cui bisogna provare solo vergogna». Qualcosa non è andato nel verso giusto, e tutti concordi, sul come invece c’è più di qualche contrasto di vedute. Sabato c’è il Como: per i rossoverdi c’è un «lungo ritiro» da evitare e notevole pressione del proprio amministratore unico da reggere. Nel pomeriggio di mercoledì la ripresa degli allenamenti.

Avenatti al termine del lavoro specifrico con Matarangolo

Avenatti al termine del lavoro specifrico con Matarangolo

Brivido verso Terni E qualcuno (evidentemente dei tifosi rivali) ha cercato, riuscendoci – fortunatamente senza conseguenze per giocatori, staff tecnico e dirigenti al seguito -, di danneggiare l’autobus delle ‘Fere’ poco dopo la partenza dallo stadio: diversi sassi lanciati sul mezzo – parte anteriore – rossoverde, sotto scorta in quel momento. Un po’ di spavento, poi il prosieguo del viaggio.

Lavoro specifico per Avenatti Lavoro di scarico per Valjent, Gondo, Meccariello, Zampa ed Avenatti sul terreno del ‘Liberati’: l’uruguaiano, da solo, è stato impegnato per circa quindici minuti in un esercitazione con slalom tra i ‘cinesini’ e conclusioni in porta sotto lo sguardo di Matarangolo. Solo corsa blanda per gli altri, differenziato per Coppola e Dugandžić.

Seduta terminata anzitempo per Dianda

Seduta terminata anzitempo per Dianda

Stop Dianda Al ‘Taddei‘ invece partitella – due tempi da trenta minuti, avversario la ‘Primavera’ – per le riserve e coloro che non sono stati impiegati al ‘Del Duca’ per lungo minutaggio: in campo, in un 4-3-3, Zanon, Monteleone, Masi, Lo Porto, Dianda, Palumbo, Grossi, Janse, Tedesco e Belloni. Il burkinabé ha lasciato il terreno di gioco dopo un quarto d’ora a causa di un colpo subito sotto al ginocchio destro. Problema fisico anche per Alberto Masi, che tuttavia ha continuato la seduta senza problemi dopo aver ricevuto le cure dello staff medico.

Ternana-Como Prevendita attiva per la sfida di sabato. I tagliandi sono disponibili presso le rivendite autorizzate, mentre i botteghini del ‘Liberati’ apriranno alle 10 e saranno a disposizione senza interruzioni fino al fischio d’inizio. Intanto il tribunale federale nazionale ha sancito un punto di penalizzazione per il Cesena per «non aver provveduto entro il termine del 7 luglio 2015, al ripianamento complessivo della carenza patrimoniale risultante dal parametro PA al 31 dicembre 2014». La società romagnola ha proceduto solo il 9 luglio, con due giorni di ritardo.

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