Terni, 16 mila auto padrone del centro

Tante sono quelle autorizzate a circolare nella Ztl. Anche a Perugia è bagarre: residenti e opposizioni attaccano il Comune

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Dovevano diminuire, ma sono aumentati. Dovevano aumentare, ma sono sempre gli stessi. Si parla di permessi e varchi di accesso, perché quella della ‘Zona a traffico limitato’ (Ztl) di Terni – anche dopo l’affidamento della gestione dei permessi di accesso a Terni Reti – resta un’incognita.

Permessi in aumento (Fonte: Terni Reti)

I permessi A marzo del 2016 i permessi erano 10.322, ma da anni la promessa è sempre la stessa: ridurre il loro numero. Bene, dodici mesi dopo i permessi sono diventati 10.860. Cioè 538 in più. E già questa faccenda è curiosa. Ma scorrendo la tabella dei dati messi a disposizione da Terni Reti, le curiosità aumentano: a fronte di 3.803 permessi rilasciati ai residenti all’interno della Ztl, infatti, ce ne sono ben 3.765 rilasciati ad invalidi: 287 in più rispetto all’anno precedente.

La Ztl di Terni

Le targhe Ma la cosa che colpisce di più, sempre sulla base dei dati forniti dal gestore, è che ai 10.860 permessi devono essere aggiunte ben 5.198 ‘targhe autorizzate’ a circolare nella zona a traffico limitato. Di fatto si tratterebbe di veicoli che – per i motivi più svariati: lavori in corso, pratiche temporanee, servizi da svolgere – hanno l’autorizzazione a circolare per un periodo di tempo predeterminato e preciso.

Auto padrone del centro

Nuovo totale Solo che così, il numero totale dei mezzi che, ogni giorno, possono tranquillamente attraversare il centro cittadino, sale a 16.058. Che, con un raffronto forse un po’ forzato, ma che aiuta a comprendere quale sia la situazione cittadina, porta a pensare che ogni giorno ci sia in giro per Terni un mezzo ogni sei residenti. E, siccome 16 mila parcheggi non ci sono, i mezzi fanno proprio questo: girano. E, ovviamente, inquinano. Anche in centro.

La mappa dei varchi

I varchi Tanto più che sono sempre 14, nonostante si fosse previsto di portare il loro numero a 20 entro la fine del 2016, i varchi elettronici di controllo della zona a traffico limitato. Tre, aveva detto il direttore generale di Terni Reti, Enzo Loperfido, «saranno una vera novità in quanto non saranno per controllare la Ztl, bensì l’area pedonale urbana». Due erano previsti in piazza Tacito e il terzo in  piazza del Mercato. Gli altri tre, invece, erano previsti in via di San Nicandro, in via Faustini e in via Camporeali. Così doveva essere, dicevano.

Il Duomo invaso da furgoni e auto in sosta

Perugia Anche a Perugia la Ztl resta al centro del dibattito in consiglio comunale. Dopo l’apertura dei varchi che consente l’accesso libero all’acropoli anche di sabato mattina, cominciata il primo aprile, il Movimento 5 stelle torna a chiedere un consiglio aperto sul centro storico e l’apertura dell’Osservatorio, previsto proprio dal regolamento sulla zona a traffico limitato, ma mai attivato dal Comune.

Cristina Rosetti (M5S)

Strumenti partecipativi L’accusa viene dalla consigliera pentastellata Cristina Rosetti, secondo cui il sindaco Romizi e la sua giunta starebbero trascurando la maggior parte degli strumenti per la partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche. «Hanno lasciato sulla carta la stragrande maggioranza degli strumenti partecipativi contemplati dai regolamenti comunali dal Forum sulla disabilità, alla Consulta studentesca, a quella per la rappresentanza di cittadini stranieri e apolidi, per lo sport, i servizi sportivi e ricreativi. E a nulla è valsa la sollecitazione più volte fatta dal M5S allo stesso Presidente Varasano – continua Rosetti – di mettere all’ordine del giorno la nomina dei rappresentanti del Consiglio comunale, laddove previsto, così da ottenere l’attivazione dei predetti organismi, che peraltro il Consiglio comunale, per quanto di propria competenza, ha nei tre anni di consiliatura sempre considerato come indispensabili».

Porta Pesa

Osservatorio Tra i tanti organismi, questa volta consigliera M5s si riferisce in particolare all’osservatorio previsto dal regolamento sulla Ztl, che ne prevede un monitoraggio periodico ed ha la possibilità di segnalare alla Commissione competente eventuali opportunità di modifica e miglioramento. «L’osservatorio – precisa nella nota – è composto dall’assessore competente in qualità di presidente, due consiglieri comunali eletti dal Consiglio, il Comandante del corpo di Polizia municipale o un suo delegato, il dirigente dell’unità operativa Mobilità o un suo delegato. L’Osservatorio dovrebbe riunirsi almeno quattro volte all’anno. Inoltre, le sedute dell’Osservatorio dedicate all’esame di proposte di modifica al regolamento sono aperte anche ai rappresentanti delle associazioni dei residenti, degli ordini professionali, alla consulta dei commercianti, artigiani e pubblici esercizi e alle organizzazioni di categoria del settore turismo».

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L’ingresso della ZTL

Richiesta «Il Sindaco Romizi – conclude – alla partecipazione preferisce gli incontri con interlocutori selezionati alla ‘corte’ di Palazzo dei Priori. Il M5s, essendo, invece, di altro avviso, è ancora in attesa della risposta del Sindaco sulla richiesta di un Consiglio aperto per il Centro storico. Risponderà?».

Polemiche Da quando la giunta ha deciso di mettere in atto la riforma della Ztl, una pioggia di polemiche è caduta sull’amministrazione, dalle opposizioni alle associazioni di cittadini. La decisione di aprire il centro alle auto era stata giudicata dal Pd incoerente con l’ordinanza restrittiva per lo smog, oltre che penalizzante per il centro storico e i suoi residenti, già alle prese con le difficoltà di trovare parcheggio. Ma sul piede di guerra sono soprattutto le associazioni dei residenti, appunto, che hanno visto nella riforma della Ztl un tentativo della giunta di cedere alle pressioni dei commercianti, convinti che la rivitalizzazione della città passi per un aumento del traffico nelle zone monumentali.

 

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