Terni, lupi in periferia: Collescipoli ha paura

Tra martedì e mercoledì nuova ‘incursione’ notturna a pochi metri da via delle Mura Castellane: «Timore e danni per gli allevatori»

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La zona dell'attacco

La zona dell’attacco

Incursioni a pochi passi dalle case e varie uccisioni di pecore, capre e capretti. E più di qualche abitante-allevatore della frazione ternana di Collescipoli è stufo, oltre che spaventato. Perché le comparsate notturne dei lupi proseguono: l’ultima in ordine di tempo mercoledì notte. Ad essere preoccupati, per lo più, sono i coltivatori della zona, le ‘vittime’ degli attacchi che si susseguono dal periodo di Pasqua, fine marzo.

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L’ultimo passaggio nella nottata tra martedì e mercoledì, a poco meno di cinquanta metri – fontana del lavatoio – da via delle Mura Castellane: nelle riprese di una telecamera privata montata nei pressi di un’abitazione si vede un esemplare passeggiare e guardarsi intorno, tutt’altro che distante da case e villette circostanti.

Una delle pecore uccise

Una delle pecore uccise nell’ultimo attacco

Uccisioni e timore «Tra martedì e mercoledì – denuncia un residente, nonché coltivatore – quel lupo ha ucciso tre pecore, mentre nel periodo di Pasqua a rimetterci furono una capra e quattro capretti: tutto ciò è stato regolarmente rilevato da un veterinario. Credo che nessuno si sia preso la responsabilità di proteggere la popolazione o il bestiame: tuttora i passaggi dei lupi stanno provocando dei danni. Siamo spaventati».

Gli attacchi Non un caso isolato quello di mercoledì. I primi ‘affondi’ a marzo, poi altri quattro-cinque passaggi: «In questi tre mesi sono stati uccisi undici animali e il fatto rilevante, oltre alla vicinanza con le abitazioni – c’è anche strada di Colle Antifone a due passi -, è che per noi coltivatori della zona è un danno economico: una singola pecora può costare dai 300 ai 700 euro e, nel mio caso, la perdita è quantificabile in circa 2 mila euro».

Il cancello da dove è entrato il lupo

Il cancello da dove è entrato il lupo

Assicurazioni, Asl e Regione Per i coltivatori diretti c’è l’assicurazione su attacchi del genere, mentre nel caso degli allevatori ad uso familiare – auto consumo – la copertura è garantita solo per gli incendi: «Hosegnalato tutto tramite un apposito modulo per attacchi di lupo, dopo che il controllo da parte del veterinario della Asl ha confermato tutto: per lui si tratta – spiega il coltivatore – di più lupi in azione, che si spostano in un raggio di trenta chilometri. In linea teorica ci dovrebbero spettare – prosegue – soldi e una recinzione elettrificata per allontanarli».

Il passo Recinzione elettrosaldata e cancelli sul percorso, tutto inutile: «Il lupo è riuscito – conclude il coltivatore – a scavalcarla, quindi è entrato nel recinto e ha trascinato via gli animali». L’obiettivo è solo uno: «Vorremmo essere più tutelati».

 

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