Terni, Agenda urbana: investiti 800 mila euro

Malafoglia: «È un ripensamento complessivo dei servizi, un adeguamento alle nuove esigenze della cittadinanza e una rimodulazione sullo standard europeo»

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Saranno pubblicati in questi giorni gli avvisi che prevedono l’affidamento dei servizi e dei progetti legati al nuovo welfare cittadino. Complessivamente 844 mila euro investiti grazie alle risorse provenienti da Agenda Urbana, uno strumento di programmazione e finanziamento europeo che vede il Comune di Terni primo ente territoriale umbro ad essersi attivato, nell’ambito del Patto di sviluppo territoriale con la Regione.

Smart people Dalla fine di febbraio saranno operanti le azioni previste nell’obiettivo Smart people. Un piano esecutivo messo a punto a giugno di quest’anno e ora pienamente operativo. Tre le aree di intervento: le politiche giovanili, i centri famiglia, i servizi educativi territoriali di comunità. Per le politiche giovanili le azioni previste riguardano attività laboratoriali itineranti, con interventi socio-educativi di strada. Il bando è finalizzato a stimolare la partecipazione attiva dei giovani, mettendo in campo progetti innovativi e di impatto per la comunità locale. Un investimento complessivo di 180 mila euro.

Presenza dinamica Nel progetto rientra la presenza di operatori in tutto il territorio, ma anche un presidio nei luoghi di aggregazione giovanile. Questi strumenti stimoleranno relazioni che possano agevolare informazione e prevenzione sui comportamenti a rischio. Una presenza dunque dinamica, con i servizi che cercano in prima persona il contatto con il mondo giovanile, che danno luogo a un dialogo sul territorio.

I laboratori Arte, socializzazione, accompagnamento ai nuovi mestieri, sviluppo dell’imprenditorialità, gestione dei beni comuni, una presenza attiva nel tessuto cittadino, sono invece gli interventi dell’attività laboratoriali e di animazione. «Le azioni che andremo a mettere in atto – dichiara l’assessore alle Politiche Giovanili Emilio Giacchetti – sono pensati per diminuire la distanza fra le realtà giovanili e la rete dei servizi, visti di solito come qualcosa di lontano e di estremamente burocratico. Ecco quindi l’importanza di attività sul territorio, nei luoghi di incontro, di facilissimo accesso. Anche per i servizi più strutturati, come i centri giovanili, occorre un ripensamento: vanno coprogettati e condivisi con gli utilizzatori così come devono essere rafforzati i legami di comunità».

Doppio filone Per le famiglie, i servizi si articoleranno in due filoni: gli interventi a supporto dell’essere genitori e quelli rivolti direttamente ai minori. Per gli adulti gruppi di auto-aiuto: incontri promossi dagli uffici di cittadinanza a favore dei genitori che vivono esperienze simili nel percorso di cura dei propri figli e laboratori tematici in collaborazione con la biblioteca comunale. Sono previsti poi incontri protetti in caso di elevata conflittualità familiare e attività a sostegno della genitorialità in stretta collaborazione con le scuole e l’Asl.

Minori Per i minori saranno in funzione i gruppi di parola: spazi per i bambini dai 6 agli 11 anni per accompagnarli nel percorso di separazione dei genitori; i servizi socio educativi per il tempo libero per la fascia di età tra i 6 e i 14 anni; due presidi territoriali di prevenzione per le situazioni familiari a rischio. Complessivamente 68 mila euro.

Servizi educativi Sono previsti progetti educativi personalizzati, centri diurni per minori differenziati per fasce di età e carico assistenziale, supporto educativo alle famiglie nell’area domiciliare, percorsi di autonomia per giovani adulti, interventi per l’inclusione lavorativa, in chiave intergenerazionale e a supporto della conciliazione vita lavoro. In questo caso l’innovazione messa in campo è nell’offrire una molteplicità di servizi integrati, in grado di sostenere sia il minore che la famiglia attraverso progetti educativi, puntando sui percorsi di autonomia e di maturazione, anche attraverso il confronto generazionale. In questo caso la cifra complessiva supera i 500 mila euro.

Innovazione e qualità «La forte operatività del Comune di Terni sul fronte di Agenda urbana – dichiara il vicesindaco con delega al Welfare Francesca Malafoglia – consente di mantenere alto il livello dei servizi sul fronte del Welfare cittadino, con una notevole spinta sul versante innovativo e di qualità. Le prossime settimane verranno utilizzate appunto per una rimodulazione dei servizi e per una loro messa a punto che consentirà risposte mirate e puntuali. Si tratta di un ripensamento complessivo dei servizi di notevole entità, un adeguamento alle nuove esigenze della cittadinanza e a una rimodulazione in ottica di servizi legati allo standard europeo».

Impegno progettuale e amministrativo «Un rilevante impegno dal punto di vista progettuale e amministrativo in questa fase di varo di servizi così come successivamente nella loro gestione. Il nuovo welfare assicurato dai comuni fa i conti con le enormi difficoltà finanziarie degli enti locali, nel nostro caso sono state anche uno stimolo all’innovazione, alla capacità di cogliere nuove opportunità. Nel nostro caso fondamentale è stata l’intensa con la Regione dell’Umbria, in un accordo territoriale e di intesa amministrativa che anche nel sociale sta dando frutti tangibili per i ternani: le risorse di Agenda Urbana per complessivi 8 milioni di euro, i quasi due milioni dei canoni idrici, le opportunità dell’Area di crisi complessa, sono il frutto di una nuovo e dinamico dialogo tra il Comune di Terni e la Regione».

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