Terni, al question time parla solo il sindaco: dissesto, Ztl, Piediluco e cascata tra i temi

Intera giunta presente all’appuntamento a palazzo Spada, si espone solo Bandecchi. Si torna a parlare anche di multe

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di S.F.

Venti interrogazioni, tre agenti della polizia Locale a lato e un’unica persona che risponde a tutto, il sindaco stesso. Un question time – inevitabilmente visto ciò che è accaduto nell’ultimo consiglio – più che attenzionato giovedì mattina a palazzo Spada: la curiosità è, appunto, Stefano Bandecchi che ha dato delucidazioni sui singoli atti piuttosto che farlo fare ai singoli assessori. Tutti presenti per l’occasione. Alcuni passaggi curiosi non sono mancati.

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Il question time

Buonarrotti, Ztl, Ast

La maggior parte delle interrogazioni ha visto protagonisti i consiglieri del centrosinistra (Francesco Fiipponi, Maria Grazia Proietti e Pierluigi Spinelli per il Pd, José Kenny per Innovare per Terni), mentre per il centrodestra – out Francesco Maria Ferranti di FI, il suo atto non è stato trattato – si sono esposti Elena Proietti Trotti e Roberto Pastura (FdI). Tra gli argomenti al centro dell’attenzione molte strade in stato più che negativo, parcheggi e situazione degli alberi: «Su via Buonarotti – la replica di Bandecchi a Pastura – ci sono altri alberi moribondi, stiamo aspettando la valutazione dei tecnici per vedere se dovranno essere eliminati». Focus anche sul centro ed i posti auto per i cittadini: «Manterremo il permesso Ztl per i residenti ‘veri’ e coloro che hanno motivi di lavoro. In questo modo si libereranno molti parcheggi. Chiaro che non c’è per tutti», l’esposizione dell’imprenditore livornese. Parole anche per Ast («lungi da me pensare che debba essere chiusa», nella prima fase della consiliatura il gruppo Arvedi era stato preso di petto) e l’Agenzia per le dogane ed i monopoli: «Disapprovazione per la scelta di abbandonare la sede di Maratta». L’unico assessore che è intervenuto in un paio di circostanze è Giovanni Maggi (lavori pubblici/Pnrr) per segnalare altrettante questioni a Filipponi.

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Cascata, dissesto e bandi

Focus anche sulla cascata delle Marmore, tema tirato in ballo dalla Proietti (Pd): « I ternani non hanno nessun danno perché non pagano e così si tutela la città. Credo che i biglietti – l’input – dovrebbero costare di più. Non per dare benefici a Vivaticket, ma alla città. Che ha tante esigenze. O per migliorare l’ambiente intorno alla cascata, alcune cose non sono piacevoli. In ogni caso non deciderò da soli, ma insieme». L’interrogazione è nata anche per l’aumento del costo da 10 a 12 euro per l’ingresso. Magari in futuro ci sarà un ulteriore incremento. Il momento nel quale il sindaco si è ‘agitato’ di più è quando si è esposto sul pontile dismesso gratuitamente a Piediluco: «Nessun dirigente farà più una procedura così, è assurdo». Il mirino è sul via libera al ‘primo che arriva’. Non sono diventato comunista, ma sono d’accordo», la replica a Filipponi. «Certe cose si pagano, è ridicolo. Sarà mia premura vedere cosa è successo». Maggi ha ricordato in tal senso che l’esecutivo Di Girolamo nel 2013 fece lo stesso. Infine un curioso aggiornamento sul dissesto, quantomeno a livello di cifre: «A Terni su 6 milioni di multe elevate ogni anno, ne vengono pagate 1,1 milioni. Si sono abituati a non pagare e ora ci hanno comunicato che, tra i soldi che abbiamo per pagare il dissesto, abbiamo 23 milioni che sono ‘scaduti’. Inesigibili». Su questo fronte nelle scorse settimane si è parlato spesso dei 17,1 milioni legati all’Agenzia delle Entrate. Ora è Ica ad essersi attivata per cercare di capirci qualcosa in più. In generale mattinata tranquilla – in loco anche il dg Claudio Carbone, attese a breve decisioni sulla macrostruttura organizzativa – e, questa volta, nessun ‘placcaggio’ necessario per gli agenti della polizia Locale. Nuovo appuntamento fissato per lunedì.

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