Mutui, librerie, rifiuti: dove Terni spicca

Report Qualità di vita 2019, non solo dati negativi: il territorio svetta anche per professionisti medicina generale, no riciclaggio e imprenditoria giovanile

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di S.F.

Non solo dati negativi. La provincia di Terni è 63° per qualità della vita – lo studio è de Il Sole 24 Ore – a causa di diversi indicatori non esaltanti, tuttavia ci sono alcuni numeri positivi che hanno consentito quantomeno di guadagnare posizioni rispetto al recente passato: si parla di professionisti della medicina generale, riciclaggio-reimpiego di denaro pubblico, rata media mensile dei mutui, l’importo medio delle pensioni di vecchiaia, la raccolta differenziata, imprenditorialità giovanile, l’e-commerce e le librerie.

I DATI PIÙ NEGATIVI: ANZIANI, VECCHIAIA, IPERTESIONE

Dove Terni e la provincia sono davanti a tutti

L’unico indicatore dove il territorio ternano può guardare tutti dall’alto in ambito nazionale è quello legato al riciclaggio e al reimpiego di denaro: il dato (ministero dell’Interno ed Istat, pubblica sicurezza) delle denunce ogni 100mila abitanti è 0, lo stesso di Biella. Seguono Cremona, L’Aquila e Siena, mentre in fondo ci sono Firenze, Trento, Foggia e Crotone. Si passa poi alla sanità: Terni è 2° in Italia per medici di medicina generale (professionisti attivi ogni 1.000 abitanti) con un punteggio di 1,4 insieme a Nuoro. Chiudono la graduatoria Oristano, Alessandria, Lodi e Rovigo.

QUALITÀ DELLA VITA, TERNI PASSA DAL 68° AL 63° POSTO

L’imprenditoria

Mutui e pensioni

A seguire c’è la top ten italiana per la rata media mensile dei mutui – in positivo – secondo i numeri che ha messo a disposizione la società specializzata Crif: 681,6 euro (6° in graduatoria, davanti ci sono Gorizia, La Spezia, Piacenza, Trieste e Caltanissetta), in fondo invece Rimini, Roma, Prato, Napoli e Bolzano (107° con 1.187 euro). Posizione numero 20 per l’importo medio delle pensioni di vecchiaia (fonte Inps) con 1.259,5 euro (in testa Roma, Milano e Monza-Brianza, ultimi posti per Isernia e Benevento con 824 euro).

Giovani, imprenditoria ed e-commerce

Top 20 per Terni anche per il trend di imprenditorialità giovanile (saldo imprese under 35 sul totale delle registrazioni, il dato di Infocamere indica Nuoro, Bolzano e Trento in testa). Una posizione in più (19°) invece per le imprese e-commerce, classifica che vede davanti a tutti Napoli, Monza-Brianza e Pescara.

Raccolta differenziata

In questo caso la provincia ternana è 16° con un indice di 0,7: è tra le migliori del centro Italia in compagnia di Lucca e Macerata (dati Legambiente/ecosistema urbano). Ferrara è leader, seguono Treviso, Mantova e Pordenone; maglia nera per Taranto, Palermo, Trapani, Crotone e Catania. C’è anche di qualcosa di positivo.

Librerie bene, non le palestre

Infile cultura e sport. Bene Terni per le librerie presenti ogni 100mila abitanti: sono 9,8 secondo i dati che fornisce Infocamere, 14° punteggio a livello nazionale (spiccano Massa-Carrara, La Spezia e Rimini, chiudono Lecco e Lodi). Posizionamento discreto anche per quel che concerne le sale cinematografiche (30° con 1.705 posti a sedere ogni 100mila abitanti secondo l’istituto Gugielmo Tagliacarne) e offerta concerti (0,8 ogni 1.000 abitanti, fonte Siae). Molto bassa invece la graduatoria per altri due aspetti: le palestre (5,3 ogni 100mila abitanti, 94° posto), l’indice sport-natura (Pts Clas, 89°) e la qualità ricettiva delle strutture alberghiere (79°, l’Istituto Tagliacarne dà una media stelle di 3,1).

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