Migliorano le province di Perugia e Terni, ma è soprattutto l’area del capoluogo regionale a fare un notevole balzo in avanti nella classifica 2019 per la ‘Qualità della vita’, il consueto report de Il Sole 24 Ore basato su una lunga lista di criteri. La prima passa dal 59° posto del 2018 al 37° odierno, mentre la seconda si attesta 63° e guadagna cinque posizioni nel confronto con l’anno scorso. Poche sorprese in testa: nella top five ci sono Milano, Bolzano, Trento, Aosta e Trieste, in fondo alla graduatoria Foggia, Crotone e Caltanissetta.
Balzo Perugia
La provincia perugina chiude a quota 518,1 punti (quasi 30 in più rispetto al 2018) e spicca in particolar modo – tanti gli indicatori tirati in ballo, in questo caso si parla di macroaree – per cultura e tempo libero con il 16° posto nazionale; top 50 anche per demografia e società (39°), ambiente e servizi (40°) e ricchezza/consumi (50° su 107). Il quotidiano ricorda che il miglior risultato di sempre è il 15° posto del 1997, mentre il peggiore risulta essere il 74° del 2004.
Terni migliora di poco
Anche la ‘città dell’acciaio’ ha oltre venti in più rispetto alla classifica 2018 (483,4 contro 460). Terni ha due dati nella top 50 nazionale: giustizia e sicurezza (35°) e, come nel caso di Perugia, ambiente e servizi (41°). Per il resto figurano ricchezza/consumi 54°, cultura e tempo libero 72° e, il peggiore, demografia e società 80°. La classifica migliore di sempre per la città è la 35° piazza del 1995, la peggiore il 76° del 1990.