Terni, amianto in Ast: audizione alla Camera

Una delegazione della Fismic Confsal ricevuta dalla commissione Lavoro: «Riconoscimento dei benefici, percorso in discesa»

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È sbarcata in parlamento la questione del riconoscimento dei benefici previdenziali a favore dei lavoratori esposti all’amianto all’interno dell’Ast: martedì una delegazione della Fismic Confsal di Terni, che da tempo si batte in merito, è stata ricevuta dalla XI commissione permanente (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei deputati. Un percorso quello del riconoscimento che – anche dopo un colloquio con l’onorevole umbro Virginio Caparvi, esponente della Lega e quindi partito al Governo -, secondo i due rappresentanti del sindacato ricevuti a Montecitorio, Marco Bruni e Massimo Pennesi, «sembra essere sempre più in discesa».

Virginio Caparvi e Marco Bruni

«Terni discriminata»

Alla commissione la delegazione ha spiegato di ritenere che l’acciaieria ternana «ha subito un vero e proprio atto discriminatorio da parte del ministero del Lavoro» che ha riconosciuto esclusivamente allo stabilimento di Torino i benefici previdenziali amianto, nonostante impianti a freddo similari, medesima organizzazione del lavoro e nonostante che, nel capoluogo piemontese, non ci fosse alcun impianto a caldo e centro fusorio come invece nel sito di Terni. Eppure, dal 1992, secondo i dati forniti dall’Asl, nello stabilimento di viale Brin a a tutt’oggi sono state eseguite oltre 100 bonifiche.

Gli altri casi

«La similarità con gli impianti di Torino, oltre all’esistenza degli impianti a caldo – si legge in una nota del sindacato -, non possono subire diversi metodi di accertamento del rischio amianto del Contarp di Terni con quello di Torino ed escludere la sussistenza del medesimo rischio per il personale adibito alle stesse mansioni». La Fismic ha anche ricordato che in tutti gli altri siti italiani interessati – Genova, Taranto, Bergamo, Piombino, Brindisi, Ravenna, ecc. – questa estensione è stata già applicata.

Le richieste

Circa 150 i lavoratori che potrebbero, nell’immediato, beneficiare dei benefici ed uscire dal ciclo produttivo ed altrettanti nell’arco del prossimo quinquennio, sempre a detta della Fismic, che chiede che il provvedimento sia esteso a tutti gli aventi diritto che abbiano a qualsiasi titolo avviato un contenzioso con l’Inail o l’inps ed avere carattere prevalente sui giudizi di merito espressi. «Come Fismic Confsal di Terni – conclude la nota – esprimiamo grande soddisfazione per questa audizione svoltasi con tutti i gruppi parlamentari. Questo dimostra che l’impegno profuso da parte nostra e supportato dalle oltre 2000 firme raccolte e consegnate ai Ministeri di competenza è arrivato all’epilogo,auspicando in una risoluzione positiva delle nostre ‘legittime’ richieste».

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