Terni, ‘angolo del buco’ a due passi dal centro

Scoperto dai volontari di ‘Mi Rifiuto’ sabato mattina in via Tito Oro Nobili: «Tagliare la vegetazione che inghiotte tanti altri rifiuti»

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Rifiuti di ogni genere, pneumatici, toner, vestiti e soprattutto un’enorme quantità di siringhe: questo i volontari del gruppo ‘Mi Rifiuto’ coordinato da Marco D’Amore, in collaborazione con il gruppo ‘Contagio’ e con il supporto di un addetto messo a disposizione da Asm Terni, hanno trovato sabato mattina negli spazi verdi (per così dire) posti alla fine di via Tito Oro Nobili, in particolare nel parcheggio alle spalle dell’Aci, a pochi passi da via Battisti e zona Fiori.

Degrado totale Quella rimossa dai volontari era una sorta di discarica a cielo aperto, utilizzata – visto il rinvenimento di coperte, di bottiglie di alcolici, vestiti e delle stesse siringhe – anche come bivacco da sbandati e tossicodipendenti che lì, lontani da occhi indiscreti, possono fare evidentemente ciò che vogliono.

Vegetazione ‘selvaggia’ Alcuni rifiuti consumati dal tempo, stazionavano lì da anni. Per rimuoverli, i volontari hanno messo in campo un lavoro di quelli importanti, in attesa le istituzioni facciano la propria parte: «Ora c’è bisogno sicuramente di tagliare la vegetazione – spiega Marco D’Amore – per poter recuperare gli altri rifiuti letteralmente inglobati nel verde e per rendere la zona meno appetibile da chi la utilizza per traffici illeciti».

Prossimi appuntamenti «Prossimamente interverremo assieme ai cittadini extracomunitari dell’associazione San Martino per ripulire i giardini di viale Brenta dalle foglie – afferma il responsabile del gruppo ‘Mi Rifiuto’ -. Poi dobbiamo fare la pulizia dei giardini antistanti la scuola elementare ‘Le Grazie’. Inoltre sono in cantiere un progetto di collaborazione con l’istituto ‘Cesi – Casagrande’ per la pulizia, assieme agli alunni, degli spazi esterni la scuola ed un progetto di collaborazione con il gruppo scout ‘Terni 3’ di Campomaggiore per l’adozione di un parco del quartiere. Lo spirito è sempre quello di sensibilizzare, collaborando».

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