Terni, anziana contesa: botte fra badanti

Ad avere la peggio è stata una donna rumena, aggredita dalla ‘rivale’ e dal marito, entrambi denunciati per minacce e lesioni aggravate

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Insieme al marito, si è presentata a casa dell’anziana che pretendeva di assistere. Lì ha trovato la badante ‘in carica’ – rumena con lei – ed è scoppiata una violenta lite in cui ha avuto peggio quest’ultima che – aggredita dai due – ha riportato la frattura di una mano e ne avrà per trenta giorni.

Il fatto è accaduto a Terni e ha portato all’intervento degli agenti della squadra Volante: la donna, in compagnia al marito, si è presentata nell’abitazione dell’anziana: «Qui la badante sono io e il lavoro è mio». A quel punto la ‘collega’ l’ha invitata ad uscire di casa ed è scoppiata la lite, sfociata ben presto in qualcosa di più. Per la donna e il marito è scatta la denuncia per minacce e lesioni aggravate.

In overdose Fra giovedì sera e venerdì mattina la polizia di Stato ha anche eseguito due arresti. Il primo riguarda la sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali di un ternano di 36 anni, condannato per reati di droga e contro il patrimonio. In pratica, l’uomo che doveva scontare la pena detentiva presso una comunità, non solo è fuggito, ma si è di nuovo drogato finendo in overdose. La squadra Volante che aveva inoltrato la segnalazione al magistrato di sorveglianza che ha sospeso la pena alternativa, ripristinando la detenzione.

Ritorno in carcere Il secondo arresto riguarda un ternano di 34 anni, finito in manette nei mesi scorsi per estorsione, rapina, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e per reati di droga. L’uomo era stato scarcerato dopo aver patteggiato, lo scorso giugno, una pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione per i reati contestati. Venerdì mattina ha raggiunto la questura per l’obbligo di firma ma gli agenti lo hanno fermato e condotto di nuovo in carcere dove dovrà finire di scontare la pena.

Scomparsa e denunciata Una cittadina straniera è stata invece denunciata giovedì sera dalla polizia di Stato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La donna, dichiarata scomparsa dalla figlia che aveva sporto denuncia qualche ora prima a Grosseto, è stata rintracciata in stato confusionale a Terni. Alla vista degli agenti, la donna ha iniziato ad inveire contro di loro, colpendoli e cercando di fuggire a piedi tra le auto, rischiando anche di essere investita. Dopo averla fermata, non senza fatica, il personale operante l’ha riaffidata alla figlia, giunta a Terni nella notte.

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