Servizi cimiteriali Terni, la partita per l’appalto va al Tar

La gara da oltre 1 milione è stata vinta dall’Ati composta da Cosp, Asm, Art.Co e Gea: la seconda classificata, guidata da Alis, impugna l’aggiudicazione e chiede lo stop

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di S.F.

Sul piano procedurale la partita è tecnicamente terminata il 21 ottobre con l’atto di aggiudicazione efficace dell’appalto triennale – il 26 novembre invece la dirigente agli affari istituzionali Emanuela De Vincenzi ha firmato l’esito definitivo – da oltre 1 milione di euro. Tuttavia la storia legata alla gara per la gestione dei servizi cimiteriali comunali proseguirà in altra sede: il Tar dell’Umbria. Facile intuire il motivo, c’è un ricorso da discutere. Si inizia dal giudizio cautelare, poi si vedrà.

L’AGGIUDICAZIONE PROVVISORA ESTIVA A COSP, ASM, ART.CO E GEA: I DETTAGLI

La graduatoria definitiva

Richiesta di sospensiva

Ad aver impugnato l’atto di aggiudicazione definitiva – il deposito risale al 26 novembre, il legale che cura gli interessi della ricorrente è Lorenzo Anelli del foro di Roma – è uno dei tre raggruppamenti che si sono fatti avanti in estate per tentare di prendersi l’appalto: si tratta della capofila Alis insieme a Il Poliedro, Ultraservizi e Solar Tech (ausiliare Pernazza Group). Vale a dire coloro che avevano ottenuto il punteggio più alto a livello tecnico (70, contro i 69,88 del ‘team’ vincitore composto dalla capogruppo Cosp Tecno Service in Ati con la friulana Art.Co, Gea e Asm S.p.A.: risultato poi ribaltato – come sempre accade – dall’offerta economica con ribasso maggiore. Molto distante la terza classificata, la pugliese Notaro Group con ausiliaria la società cooperativa veneta onlus. La somma finanziata dal Comune a favore dell’Ati vincitrice sfiora il milione e mezzo di euro.

L’APPALTO TRIENNALE DA OLTRE 1 MILIONE DI EURO

Il cimitero monumentale di Terni

Si battaglia ancora

Nella settimana in entrata il Tar esprimerà il giudizio cautelare sulla richiesta di sospensiva avanzata dai secondi in graduatoria: al centro dell’attenzione ci sono sia elementi riguardanti l’offerta tecnica – come ad esempio i migliorativi – che quella economica. Con tanto di focus sul rischio di danno per le perdite incassate in caso di mancato stop in attesa delle valutazione nel merito. In sostanza c’è il tentativo di modificare l’aggiudicazione dell’appalto. Palla ai magistrati amministrativi.  L’Ati guidata da Cosp ha vinto la gara offrendo un ribasso del 22,17%: quest’ultimo saranno difesi dagli avvocati Giovanni Ranalli e Fabrizio Garzuglia.

 

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