Terni: Asm, M5S e vigili Giacchetti scatenato

L’assessore all’ambiente del Comune ne ha per tutti: «La situazione, se ci sarà un cambio di passo, è tranquillamente recuperabile»

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L’assessore all’ambiente del Comune di Terni, Emilio Giacchetti, non ci va leggero e chiama direttamente in causa l’Asm in relazione alle problematiche che si registrano nella gestione dei rifiuti in città: «La differenziata è una grande sfida per Terni, è un processo inevitabile. Asm non si è mossa nel migliore dei modi, in particolare la distribuzione dei nuovi contenitori non è stata efficiente, la comunicazione con l’utenza non è stata mirata, si è badato poco al coinvolgimento dei cittadini. Ma sono convinto che con un adeguato e immediato cambio di passo di Asm la situazione sia pienamente recuperabile».

Emilio Giacchetti

Emilio Giacchetti

Le accuse Poi, però, Giacchetti cambia bersaglio: «Terni come sempre, farà la sua parte. Forte anche del suo tradizionale senso civico e di un amore profondo per il suo decoro urbano. Per questo trovo fuori luogo le accuse di qualche consigliere pentastellato, parole in libertà nel tentativo di distogliere l’attenzione del vero, grande progetto dei grillini: sversare su Terni i rifiuti di Roma. Un bestemmia ambientale e politica che non passerà perché città e Comune si opporranno strenuamente».

Rifiuti abbandonati nel centro storico di Terni - 27 luglio 2016 (3)La differenziata L’implementazione della differenziata, prosegue prosegue l’assessore all’ambiente tornando a chiamare in causa l’Asm, «sta registrando problemi. Ritengo che sia un fatto di gestione, perché è la prima volta che Asm si confronta con una realtà di 120 mila abitanti. Non si possono paragonare gli ottimi risultati conseguiti nei tanti piccoli comuni del ternano, mentre Terni è una delle maggiori città del centro Italia. I problemi sono evidenti, si sono avuti nella distribuzione dei nuovi contenitori, una distribuzione che avrebbe dovuto essere mirata e capillare. C’è stata un non sufficiente coinvolgimento dei condomini, degli utenti, è mancata una profonda opera di sensibilizzazione, che avrebbe dovuto puntare anche sul senso civico, coinvolgendo il mondo della scuola, l’associazionismo cittadino, una risorsa straordinaria a Terni».

Rifiuti Asm contenitori raccolta differenziataLe procedure Giacchetti poi spiega che «è necessario un rapporto diretto tra Asm e cittadini, così come, le procedure per il conferimento dei rifiuti devono essere sempre e comunque semplificate al massimo. Un esempio su tutti: l’abbandono incontrollato di rifiuti ingombranti o di sfalci vegetali è agevolato anche da procedure non dirette, piccole e grandi ditte devono poter accedere ai punti di raccolta facilmente, pagare il dovuto e conferire ad Asm, senza alcun passaggio burocratico».

Il luogo dell'investimento

«Cambio di passo» Continuando nella reprimenda, l’assessore dice che «la situazione, se ci sarà un cambio di passo di Asm, è tranquillamente recuperabile. Certo, c’è anche il tema dei controlli. Come organo politico, il sindaco e la giunta, hanno messo la direzione della polizia municipale nelle migliori condizioni possibili per operare su questo fronte, potenziando il corpo dei vigili urbani con alcune risorse umane provenienti dalla polizia locale della ex Provincia, con professionalità specifiche sui controlli ambientali. Ora spetta alla direzione organizzare al meglio il servizio di vigilanza».

«Nessun catastrofismo» Insomma, secondo Emilio Giacchetti, la situazione è «da affrontare», ma non si deve fare «nessun catastrofismo. Le lezioni dei grillini sono sicuramente fuori posto, se fosse per loro negli impianti di Terni già sarebbero presenti i rifiuti che quotidianamente invadono le strade di Roma. La Regione, il Comune, la città nel suo complesso, si sono opposti. D’altronde noi non abbiamo nessun interesse da condividere con i grandi gestori delle discariche romane, né abbiamo assessori con passato da consulenti. E questo continueremo a fare con grande fermezza, senza farci distrarre dai tentativi di chi prova a confondere le acque dimostrandosi sempre di più inadeguato a farsi carico del governo delle comunità, a Roma come a Terni».

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