Terni: «Aviosuperficie estranea a incidenti»

«Norme di sicurezza riconosciute da Enac». Giovedì se ne discute in Cda di Atc Servizi

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di M.T.

Due incidenti, mortali, in meno di un mese. Tre dall’inizio dell’anno. Ma l’aviosuperficie di Terni – e soprattutto il gestore e la società che sovrintende al tutto – non ci stanno a finire sul banco degli imputati.

Il paracadutista morto

Il paracadutista morto

I tre incidenti mortali L’8 marzo Massimiliano Piraccini, un paracadutista romano era precipitato in una zona – tra Vallemicero e Valleantica – che dista circa un chilometro in linea d’aria dall’aviosuperficie (LE FOTO ) ed aveva perso la vita. Il 6 giugno, Manlio D’Onofrio, un costruttore e pilota di 62 anni, aveva perso la vita per il forte impatto sul terreno in seguito al tentativo, peraltro riuscito, di atterraggio di atterraggio di emergenza dopo un decollo difficoltoso (LE FOTO). In quella occasione il passeggero era rimasto ferito. Il 28 giugno, Massimo Bonicelli, un pilota di 58 anni, era precipitato al suolo, perdendo la vita, dopo che il suo piccolo aereo aveva toccato i cavi dell’alta tensione in seguito, anche in questo caso, ad un problema (LE FOTO) in fase di decollo.

Un pezzo dell'aereo caduto il 28 giugno

Un pezzo dell’aereo caduto il 28 giugno

Le polemiche All’ennesimo tragico incidente avevano fatto seguito le polemiche di chi vive nelle vicinanze della pista ed ha paura: «Ci stiamo consultando con dei legali, perché siamo intenzionati a sporgere una denuncia formale. Non crediamo sia legittimo quello che accade, non crediamo sia normale che la nostra incolumità personale e la nostra casa siano messe a repentaglio solo perché abbiamo la sfortuna di trovarci sulla rotta che i piloti decino di percorrere. Vogliamo sapere, per cominciare, se sia indispensabile che passino proprio di lì».

La politica Il vice presidente del consiglio comunale di Terni, Federico Brizi (Forza Italia), ha fatto intanto sapere di aver chiesto, «lunedì e a seguito di una precedente interrogazione dell’11 giugno, l’istituzione di una commissione tecnica sull’aviosuperficie. Gli ultimi tragici eventi che portano la nostra città alla ribalta della cronaca nera nazionale appaiono essere troppi per essere ascritti alla mera fatalità. Già qualche anno fa la quarta commissione rilevò una serie di criticità sull’argomento e sulla sicurezza. È necessario fare chiarezza sul livello di controlli effettuati, sulla torre di controllo, sul volume di voli, sul rispetto delle norme e manutenzione mezzi e su chi ha il compito di far rispettare le regole».

ultraleggero aviosuperficieI numeri Luca Budelli, il gestore dell’aviosuperficie, fa il resoconto dell’attività che si svolge nell’impianto: «Nel 2014 abbiamo registrato 3.575 movimenti totali. Per ‘movimento’ – spiega – si intende un decollo ed un atterraggio, mentre nel 2.013 erano stati 2,490». Un incremento secco del 43,57%. Ogni aereo paga da un minimo di 2 ad un massimo di 7 euro, in base alle dimensioni, per atterrare e decollare.

I dettagli I voli locali, cioè con aerei con base a Terni, «sono stati 932 – dice ancora Budelli – mentre i visitatori, cioè i velivoli provenienti da altri campi italiani, sono stati 1309. I casi di ‘touch and go’, cioè i velivoli che hanno fatto allenamento sulla pista, ma senza fermarsi, sono stati 248; mentre i transiti, cioè i velivoli che hanno effettuato una chiamata radio per attraversare la zona, ma senza scendere, sono stati 171». A questi vanno aggiunti «gli 885 lanci di paracadutisti e i 24 visitatori stranieri».

Aviosuperficie Leonardi Terni ultraleggero123L’Atc Servizi Nella giornata di giovedì, dice Sandro Corradi, il presidente di Atc Servizi, la società che controlla l’aviosuperficie «è in programma una riunione del consiglio di amministrazione, nel corso della quale parleremo anche di queste tragiche evenienze, ma partendo dal presupposto che di pure fatalità si tratta. Io, comunque, ho intenzione di chiedere al gestore di mettere in pratica alcune misure che, seppure non obbligatorie, ritengo siano necessarie (si potrebbe chiedere il ‘contatto radio’ tassativo con i piloti in decollo e atterraggio, mentre per questa tipologia di impianti è previsto solo il ‘contatto visivo’; ndr)  per incrementare la sicurezza di un’aviosuperficie che, comunque, è considerata tra le più sicure d’Italia».

Aviosuperficie Leonardi Terni3L’Enac tanto che «l’Enac, l’ente nazionale di assistenza al volo, che ha ovviamente chiesto un rapporto sull’ultimo incidente, che abbiamo già provveduto ad inviare, nei due casi precedenti non ha nemmeno ritenuto necessario avviare un supplemento di indagini rispetto a quelle condotte dalla procura della Repubblica di Terni». Come pure, la stessa Enac «ha ritenuto ottimale il posizionamento delle piste rispetto al territorio circostante, visto che il ‘cono’ entro il quale i piloti devono restare in fase di decollo e di atterraggio, che parte dal centro dell’impianto ternano e sale con un’inclinazione del 10%, risulta privo di ingombri pericolosi per gli aerei. E, infatti, gli ultimi incidenti si sono tutti verificati al di fuori di quel cono virtuale».

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