Terni: «Aziende in crisi, appalti senza gara»

Provocatoria proposta di Thomas De Luca (M5S): «A prescindere dalla militanza, dall’orientamento o dalla simpatia politica della loro proprietà o dirigenza »

Condividi questo articolo su

La provocazione è servita. «Presenterò – dice il capo gruppo del M5S in consiglio comunale, Thomas de Luca – una proposta di delibera per far sì che il Comune di Terni affidi a tutte le aziende ternane in comprovata difficoltà, appalti senza gara. Affidamenti diretti anche sopra la soglia prevista dalle normative europee e nazionali. Garantendo un ferreo principio di rotazione tutte le aziende potranno avere un opportunità per salvare le migliaia di posti di lavoro messi a rischio dalla crisi, a prescindere dalla militanza, dall’orientamento o dalla simpatia politica della loro proprietà o dirigenza, siano esse cooperative, grandi imprese o aziende familiari».

La richiesta Da Luca, poi, spiega che «pretenderò che sulla delibera vengano espressi i pareri di regolarità tecnica e contabile e che la stessa venga poi discussa e votata in commissione e poi dal consiglio comunale. Un’azione senz’altro provocatoria e al limite della disobbedienza civile – concede il consigliere pentastellato – della quale mi assumo in pieno tutte le responsabilità, volta a squarciare la coltre di silenzio sulle procedure di assegnazione degli appalti e sulla gestione della cosa pubblica nel Comune di Terni».

Gli affidamenti Il 3 gennaio scorso, dice ancora De Luca, «abbiamo avuto conferma scritta che dal 2008 al 2016 sono stati assegnati più di 2 milioni e 300 mila euro in affidamento diretto senza gara in merito a “servizi di supporto pedagogico ai servizi educativi comunali”, un affidamento che va avanti dall’anno scolastico 2005/2006, mentre l’ultima procedura concorsuale risale al 1999. Tutto ciò mentre per periodo 2009-2015 veniva invece svolta una gara per 7 milioni e mezzo circa per assegnare i “servizi sussidiari ai servizi educativi comunali”. Per completare il quadro, a questo dobbiamo aggiungere un’altra meravigliosa scoperta relativa al centro educativo privato ‘La Giocheria Il Mandorlo’. Per frequentarla i genitori non hanno mai pagato il Comune, ma il privato, forse non sapendo che dal 2000 lo stesso Comune sovvenziona inspiegabilemente quella struttura. La giustificazione data è che il servizio (quale? non ci è dato saperlo) sarebbe in affiancamento alla scuola comunale di Campitello. Dov’è la sopresa? Chiude la scuola comunale di Campitello per mancanza di fondi, ma il Comune continua a pagare le fatture de ‘La Giocheria Il Mandorlo».

La proposta Poi il consigliere comunale chiede «perché non utilizzare questa opportunità per permettere che tutte le aziende, non solo quelle che finanziano la campagna elettorale del sindaco, possano usufruire di risorse pubbliche ai fini della loro sopravvivenza? Tutti i lavoratori hanno diritto a dignità e rispetto» e  conclude: «La delibera che presenterò, quindi, non vuol far altro che mutuare la prassi sopra descritta per l’affidamento del “supporto pedagogico ai servizi educativi comunali” ad altri tipi di servizi e ad aziende in difficoltà con l’opportunità di salvaguardare migliaia di lavoratori. Attenderemo con curiosità il parere degli uffici tecnici».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli