Terni, caso Enerstreet: ecco tutti i dubbi

Nelle carte inviate da Marco Cecconi (FdI-An) all’Anac «tante domande alle quali mi auguro si possano dare risposte tranquillizzanti»

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L’annuncio lo aveva dato proprio mentre il consiglio comunale si apprestava ad approvare il bilancio preventivo: «Questa – aveva detto il consigliere Marco Cecconi (FdI-An) – è materia per l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac)». Detto e fatto.

Raffaele Cantone

Raffaele Cantone

L’esposto Cecconi ha messo insieme tutti i documenti che secondo lui possono destare l’interesse dello staff di Raffaele Cantone ed ha spedito il pacco, ricordando che «il vuoto normativo attuale comporta per gli operatori l’obbligo di fare riferimento ai principi comunitari, sulla scorta dei quali l’affidamento del servizio di pubblica illuminazione può avvenire secondo tre diversi modelli procedurali: l’esternalizzazione; l’affidamento a società a capitale misto pubblico privato; l’affidamento diretto a società a totale capitale pubblico (il così detto ‘in house providing’; ndr)».

Marco Cecconi

Marco Cecconi

Le ‘stranezze’ Nei documenti inviati da Cecconi all’Anac verrebbe però segnalata quella che viene definita una stranezza e cioè che la giunta comunale, invece di puntare sul progetto presentato da Asm, che è al 100% del Comune di Terni, abbia preferito coinvolgere Siram (già fornitore del Comune) e Enerstreet, «nella cui compagine societaria – segnala il consigliere comunale di opposizione – figurano personaggi di spicco di precedenti amministrazioni comunali limitrofe (Bigaroni, ex sindaco di Narni), imprenditori di chiara fama locale vicini al PD (Piacenti e Gilocchi di Allfoods e Giovannini di Genera), ex segretari provinciali del PD, nonché consiglieri provinciali PD (Montagnoli)».

La consulenza Altra cosa sulla quale viene chiesto di indagare e quella che viene definita una superconsulenza, affidata al professor Maurizio De Lucia – che dovrebbe, vista la sua professionalità, aiutare a valutare i progetti proposti, «come se né Asm né Comune abbiano dei validi professionisti all’interno per valutare proposte del genere».

I tempi L’Anac viene sollecitata anche a verificare se le procedure relative alla delibera di giunta comunale del 20 aprile siano state espletate in forma corretta, scegliendo una forma di competizione a seguito dell’esame di due progetti, «guarda caso presentati a distanza di un mese l’uno dall’altro». Come mai, si chiede Cecconi, «il secondo progetto salta fuori dopo un mese?» e ipotizza che il Comune non abbia dato sufficiente evidenza pubblica delle proprie intenzioni, visto che nessun’altra realtà ha presentato progetti: «Come mai  – insomma – solo Enerstreet è venuta a conoscenza di tale progettualità?».

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