Terni, CavourArt: «Risposta strepitosa della città». L’input per il Comune

Consuntivo in largo Frankl per l’edizione di ripartenza del festival: «Movimento di idee». Mirino sul 2024: «Devono rendersi conto di cosa stiamo parlando»

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Profili

«Stiamo attendendo il confronto con il Comune per pianificare l’edizione 2024 perché, alla luce dei risultati raggiunti, riteniamo di avere le carte in regola per poter interloquire, proponendo un’ulteriore appuntamento migliorativo, rivista nell’estensione. Noi siamo questi. Su questa base chiamiamo al confronto l’amministrazione: sono arrivati in corsa e, va detto, hanno fatto un mezzo miracolo per darci un sostegno sulla fiducia. Ora si può tradurre in collaborazione fattuale e tale da poter ripetere l’esperienza». Questo il messaggio principale lanciato mercoledì mattina in casa Confcommercio Terni in merito a CavourArt Festival 2023: in largo Frankl ci hanno pensato il presidente dell’associazione datoriale Stefano Lupi ed i direttori artistici Isabella Cruciani/Franco Profili ad esporre il consuntivo e far presente i nuovi propositi.

IL RITORNO DI CAVOURART FESTIVAL A TERNI

Cruciani

 I numeri e la soddisfazione

Un festival – tornato dopo tredici anni – che ha coinvolto 15 enti/associazioni e realtà per la collaborazione, 4 chiese, 1 museo, 1 palazzo, 8 case d’artista, 5 laboratori d’artista e 83 attività commerciali per un totale di 122 eventi, 2 estemporanee, 9 presentazioni di libri, 185 artisti, 14 fotografi, 7 mila presenze agli eventi ufficiali, 4 mila aggiunte al normale flusso quotidiano nelle attività commerciali e 6 mila euro raccolti nell’asta benefia per il ‘progetto Flavia Hgdh’. Soddisfazione per chi ha spinto la rinascita dell’evento: «Risultati positivi, anche nei rapporti con la città. Una risposta imprevista, strepitosa – le parole di Profili – e non avevamo di ciò che sarebbe potuto accadere con l’occupazione di spazi privati, non convenzionali. Ciò che sembrava una mossa rischiosa, alla fine ha funzionato alla grande: a poche ore dall’inizio siamo stati sommersi da richieste di altre città, interessate a questa formula particolare da esportare». La Cruciani ha invece puntualizzato un altro aspetto: «Negli ultimi mesi stiamo constatando non solo a livello locale, ma anche nazionale purtroppo, come spesso gli eventi culturali siano supportati solo da collaborazioni volontarie. Sì, è molto pregevole, ma a lungo può creare false credenze sul vero valore della cultura. Creare un evento, progettare un festival e mettere in diagolo le diverse associazioni di un territorio sono frutto di tempo, sacrifici e anni di studio. Dovrebbe essere riconosciuto. Il mio augurio è che i progetti futuri riconoscano tale impegno», il messaggio ottimistico.

Lupi

Movimento di idee e input

In apertura era stato Lupi a dare il quadro della situazione: «Come Confcommercio siamo contenti di come si è svolto il festival da un punto di vista morale e di vivacità dal punto di vista commerciale. Una scommessa fatta in poco tempo e con un movimento di idee ed iniziative. Il consuntivo odierno è la base di confronto con le istituzioni affinché si rendano conto di che tipo di iniziativa si è messa in atto in vista del 2024. Cercheremo – le sue parole – di pianificare per tempo ciò che dovrebbe essere una scommessa da giocare con le istituzioni, in primis il Comune». Per due mesi – ha aggiunto – hanno animato spazi non convenzionali e la nostra è una consuntivazione ottimistica. Smettiamola di lamentarci e facciamo le cose. Ci sono stati momenti creativi e di benessere». Su questo filone Profili è stato chiaro: «Le istituzioni si andranno a confrontare con ciò che abbiamo messo in campo e raccolto, dovranno fare i conti con questa realtà e vediamo cosa succede. Dobbiamo metterci a tavolino dopo lo sforzo fatto per questa edizione, sappiamo bene la situazione economica che c’è ed il primo passo lo hanno fatto. Ora devono capire di cosa stiamo parlando perché non hanno a che fare con quattro pazzi/avventurosi. Ma di gente che vive per la città e il territorio». Palla all’assessore ad eventi e turismo Michela Bordoni, invitata ma non presente in largo Frankl.

 

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