Terni, Bandecchi: «Revoca cittadinanza onoraria? Accetto»

Il presidente della Ternana e candidato a sindaco replica a Cicchini (FI): «Stia sereno». In tackle anche la curva Nord: «Siamo stanchi»

Condividi questo articolo su

Dai e ridai c’è magari chi si stufa e, seppur in modo pacato, fa capire che forse qualcosa non va. Si parla di Stefano Bandecchi e del recente attacco ‘colorito’ – eufemismo, l’imprenditore livornese ne è tornato a parlare via Instagram per dare delucidazioni sull’accaduto, il video è in fondo all’articolo – ai tifosi dopo il largo ko di Frosinone: a prendere posizione contro di lui è un esponente della maggioranza, vale a dire Paolo Cicchini di Forza Italia. Di mezzo ci finisce la cittadinanza onoraria approvata dal consiglio comunale il 20 aprile scorso con cerimonia di conferimento il 23 giugno.

23 GIUGNO, IL CONFERIMENTO IN COMUNE

Paolo Cicchini con Alessandro Gentiletti

Turpiloquio e Taddei

Cicchini non è nuovo ad affondi del genere ma, per quel che concerne Bandecchi, è la prima volta che si espone in modo così netto dall’appuntamento in Comune che ha coinvolto il numero uno della Ternana: «Abituato negli anni del calcio ‘vero’ a Terni, a personaggi come Giorgio Taddei, mal mi adeguo – il post social – oggi ai comportamenti e al linguaggio da suburra dell’attuale presidente. Sono stato tra coloro che, convintamente, hanno votato in consiglio comunale per conferire al dottor Bandecchi la cittadinanza ternana. Ora, alla luce della nuova situazione (‘all’apparir del vero’, avrebbe detto Giacomo Leopardi) mi chiedo se non sia possibile revocare quella decisione unanimemente assunta dai consiglieri comunali. La nostra disgraziatissima Terni ha già ricevuto, in maniera immeritata, valanghe di insulti da personaggi di ogni genere. Non abbiamo bisogno del turpiloquio di Bandecchi». Chissà se in maggioranza anche altri consiglieri la pensano allo stesso modo.

20 APRILE, SEGRE E BANDECCHI CITTADINI ONORARI DI TERNI

Bandecchi replica: «Accetto»

Il tempo di un giorno ed ecco la replica di Bandecchi al consigliere comunale: «Paolo Cicchini della Lega (non più, ndr) chiede la revoca della mia cittadinanza onoraria. Se lui è un esponente ternano io accetto la sua proposta e appena tornerò in Italia manderò la comunicazione ufficiale di rinuncia. Così tornerò libero da vincoli e non inquinerò la ternanità. Caro consigliere stia sereno». Finirà qui?

Curva nord a gamba tesa

Chi entra in gamba tesa su Bandecchi è anche la parte di tifoseria rossoverde più ‘calda’, vale a dire la curva Nord. Lo fa con un lungo messaggio lanciato nella tarda mattinata di giovedì: «Nel nostro ultimo comunicato pensavamo di aver espresso chiaramente la nostra linea, inserendo, alla fine, che sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo trovati a scrivere. Evidentemente il nostro presidente non ha interesse a seguire i nostri consi­gli che, seppur dati da chi nella vita ‘non ha fatto niente’, probabilmente avrebbero portato e comportato un ambiente più sereno. Purtroppo però, ad oggi, dopo i ripetuti atteggiamenti aggressivi e provocazioni del presidente ci ritroviamo a scrivere queste righe per spiegare per l’ultima volta la nostra posizione. Siamo stanchi e non più disposti a sopportare queste continue offese verso un’intera comunità o un’intera tifoseria, perché di questo si tratta. Come detto dal presidente l’italiano, se ben parlato e scritto, è facilmente comprensibile e quando si usa la parola ‘ternani’ o ‘tifoseria’ si generalizza (quindi, in italiano, si parla di più perso­ne), ed è troppo facile poi giustificarsi tendando strani arrampicamenti sugli specchi dicendo che era riferito solo ad una minima parte od ad una singola persona. Di tutto questo siamo stanchi, il rispetto non si compra con i soldi! Questa frase l’avevamo già scritta ed oggi più che mai ci ritroviamo a ricordarla. Non possiamo sopportare che alla prima situazione non gradita si arrivi subito a questi scontri verbali con continue offese verso la tifoseria, con atteggiamenti provo­catori e con continue sfide. Il tutto aggravato dal fatto che viene fatto tramite l’uso dei social, cosa mai vista e fatta in nessun ambiente calcistico e da nessun’altra persona e/o presidente. Il tutto addirittura è sfociato nella derisione della nostra gente da parte di mezzo mondo, perché lì ci siamo ritrovati dopo gli sproloqui del signor Ban­decchi. Non ci siamo ritrovati a scrivere questo comunicato per i risultati calcistici, né tanto­ meno per la gestione della società, ma ci teniamo a dire una cosa visto che il presi­dente si riempie sempre la bocca di saper gestire bene le proprie aziende; invece di pensare ad una tifoseria o ad un bicchiere di birra lanciato, perché non pensa a risol­vere i problemi alquanto palesi che ci ritroviamo all’interno dell’ambiente Ternana da qualche partita a questa parte? Invece di sparare ogni volta assurde sentenze tramite i social perché non utilizza atti pratici? Non volendo entrare in merito a ciò che è successo a Frosinone vogliamo solo ricor­dare che il mondo del calcio è anche questo, a volte i toni si possono scaldare e se questo non piace si può cambiare sport, perché ci teniamo a dire che noi non siamo la sua tifoseria, ma la tifoseria della Ternana. Chiudiamo queste poche righe ribadendo un concetto: se si vuole vivere in un am­biente sereno, da oggi in poi non abbiamo più intenzione di passare sopra a queste situazioni. Terni – concludono – e la tifoseria della Ternana va rispettata, sostenuta e soprattutto non va coman­data in base ai propri pensieri o interessi, se questo non rientra nell’idea del presi­dente, lo stesso può tranquillamente andare a fare impresa da un’altra parte. Pretendiamo rispetto».

BANDECCHI E LA SPIEGAZIONE SULL’ATTACCO AI TIFOSI
 

 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 

 

Un post condiviso da @bandecchistefano

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli