Terni, ciclabile centro-ospedale: malumori per lavori su via M.L. King e viale Trento

Riduzione posti auto e problemi urbanistici: doppia criticità segnalata. Da palazzo Spada: «Tutto a posto»

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Via Martin Luther King e viale Trento, problemi diversi ma legati alla stessa vicenda. Con segnalazione sia di stampo politico che ‘civico’ perché più di qualche dubbio c’è: si tratta della realizzazione della nuova pista ciclabile di collegamento tra il centro di Terni e la zona dell’ospedale. Disagi per residenti ed attività commerciali al centro dell’attenzione. In azione in tal senso c’è a Cogem di Massa Martana.

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La situazione originaria

Via Martin Luther King: i posti auto

In questo caso la particolare situazione a livello urbanistico è segnalata da chi vive in zona: «I lavori per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile sono iniziati nei primi giorni di agosto ed ancora – viene fatto notare – non si vede la fine, mi riferisco al parcheggio che sta proprio all’inizio della via. Un parcheggio che poteva ospitare almeno dieci posti auto e che adesso con la nuova urbanistica ne potrà occupare si e no 2. Diverse sono state le visite di vari, presumo, geometri e architetti sul luogo per ovviare al problema non solo del parcheggio, ma della viabilità perché dovete sapere che ci sono già stati diversi incidenti». Motivo? «I marciapiedi realizzati per delimitare il piccolo tratto di pista ciclabile non erano stati evidenziati con segnaletica od altro come invece trovate adesso, con dei segnali provvisori che stanno lì da un mese. La soluzione ‘geniale’ – la puntualizzazione – è stata quella delle strisce che vedete in foto, a parere mio, non avendo nessuna competenza urbanistica mi sembra un po’ rimediata». C’è anche altro.

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Valdimiro Orsini

Tre consiglieri chiedono lumi su viale Trento

Discorso diverso per viale Trento. Il tema è stato sollevato da lunedì dai consiglieri del Gruppo Misto Valdimiro Orsini, Paola Pincardini, Anna Maria Leonelli ed Emanuele Fiorini: «In questi giorni sono iniziati i lavori per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile in viale Trento. Come già accaduto – la critica – in altre zone della città, riduce notevolmente la dotazione dei parcheggi e in alcuni casi addirittura eliminare la possibilità delle auto. Nelle zone ci sono numerose attività economico-commerciali, tra cui la sede di una farmacia comunale. La mancanza di parcheggi e delle possibilità di fermata delle auto può ridurre il numero di potenziali clienti, causando danni economici alle attività: si chiede di sapere se l’amministrazione conosce le criticità che si sono create e se ha intenzione di realizzare alcuni parcheggi a sosta breve nelle vicinanze». Un problema tira l’altro.

Il tratto iniziale della ciclabile

«Cosa rimediata? No». La replica

Chi si occupa in prima battuta dell’argomento ciclabili è il funzionario tecnico Federico Nannurelli: «Non esiste alcuna cosa rimediata ma è tutto a posto. Inoltre i lavori – la risposta – debbono essere ultimati per essere apprezzati. Faccio presente anche che non sono stati registrati incidenti stradali e che il cantiere è regolarmente segnalato nel rispetto degli schemi previsti dall’articolo 21 del Codice della Strada e relativo regolamento di attuazione. La ciclabile è in sede propria e quello spazio è stato sottratto alla sosta per regimentare i flussi di traffico in corrispondenza di un punto dove esistevano cinflitti che in ragione della sicurezza sono stati affrontati e risolti. Si tratta di un tracciato complesso – specifica – e la sua estensione chilometrica è notevole per cui la durata dei lavori è coerente con le obbligazioni contrattuali.  Si tratta di un importante intervento perché oltre ad introdurre elevati standard di sicurezza consente di collegare due zone della città che per le diverse quote altimetriche hanno imposto uno studio di dettaglio molto attento.  La ciclabile urbana largo Frankl – ospedale rappresenta un modello significativo perché risponde agli indicatori ambientali che ispirano il programma di agenda urbana e dell’azione 6.3.1. Smart Mobility.

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