di S.F.
Modifca del regolamento del consiglio comunale di Terni, la ’maratona’ – se ne parla da mesi ormai – prosegue in vista della chiusura del cerchio. Venerdì mattina altro appuntamento in III commissione consiliare per fare il punto sulle proposte e tirare una linea: il focus in particolar modo resta sempre sui gettoni di presenza.
NOVEMBRE 2023, MIRINO SUL 70% PER IL GETTONE
IL REGOLAMENTO ATTUALE
Il question time: si punta al gettone
Della questione del tempo debitamente certificato di almeno il 70% per il ‘gettone’ se ne è già parlato a lungo e stamane si è tornati sul tema. Su questo fronte ci si è focalizzati più sull’articolo 43 ed il primo a farsi avanti è stato Danilo Primieri, l’ormai ex AP (il vicesindaco Riccardo Corridore, presente in avvio di seduta, si è posizionato per alcuni minuti accanto a lui): «Secondo me è giusto dare il gettone perché il question time è come se fosse un consiglio comunale. Va sempre dato». D’accordo anche Raffaello Federighi (AP): «Assolutamente d’accordo. Assurdo che il QT non preveda il ‘gettone’, è un consiglio a tutti gli effetti con destinazione specifica. Tra l’altro vedo una scarsa partecipazione dei consiglieri a questa attività». Vedremo come andrà.
MIRINO SUL PUBBLICO IN I, II E III COMMISSIONE
Gli atti per i consiglieri
Altro argomento che ha ‘scaldato’ un po’ è quello riguardante gli atti e la documentazione: «Tutti i consiglieri devono averne accesso senza limitazione. L’unica eccezione comprensibile è quando si richiedono atti che riguardano sé stessi. Contrario a pensare che, nell’ambito di una amministrazione comunale, si possa apporre la segretazione». Per il resto consuete argomentazioni sui consigli da remoto e l’utilizzo dell’aula consiliare. La discussione prosegue.