Terni, Di Girolamo: «Restiamo credibili»

Il sindaco tra bilanci e progetti non fa mancare una stoccata a chi lo attacca: «Chi governa altrove e fa polemica qui, non sta dando grandi prove»

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La difesa del lavoro fatto e, più in generale, della sua giunta – da parte del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo – è puntigliosa e decisa. Sintetizzata da una frase: «Nonostante le difficoltà, siamo ancora gli interlocutori più credibili e affidabili per la città. Altri esempi, che arrivano da città amministrate da chi qui critica, sono illuminanti».

«La città reagisce» Nel tracciare il bilancio dell’anno appena concluso e presentando le linee-guida per il 2016, il sindaco dice che «i segnali sono incoraggianto, perché la città ha dimostrato di poter e voler reagire alla crisi e che la ripresa è già in atto. Noi vogliamo guidare e accompagnare questa ripresa, con interventi decisi e decisivi, ma senza rinunciare a quella sobrietà che ci ha permesso di non fare ricorso alla leva fiscale in maniera punitiva per i cittadini».

PARLA LEOPOLDO DI GIROLAMO – IL VIDEO

La traccia Dieci, spiega il sindaco, «sono le piorità che ci siamo dati per il 2016: smart city, città sostenibile, città attrattiva e produttiva, città solidale, sport, collaborazione, economia della conoscenza, qualità urbana, efficienza della pubblica amministrazion, potenziamnto del ruolo territoriale. Per perseguire questi obiettivi, tenendo presenti le difficoltà oggettive rappresentate da un quadro economico sempre più penalizzante per gli enti locali, metteremo in campo nuove progettualità e punteremo ad una sempre più collaborazione con soggetti privati».

Giunta e maggioranza L’esecutivo «per ora – ha scandito Di Girolamo – resta quello che vedete al mio fianco, ma è chiaro che non posso prevedere il futuro (si era parlato, e pure polemizzato, di un possibile ‘rimpasto’; ndr), anche se ritengo esagerate tutte le voci in liberatà che circolano», mentre «è stata confermata una solidità politica importante a sostegno di questa giunta». Stando a quello che è successo durante l’ultimo consiglio comunale, per la verità, non è sembrato: «Tutti gli atti importanti, bilancio compreso – he replicato il sindaco – sono stati sostenuti con convinzione dalla maggioranza, Poi è chiaro che su singole questioni possono scattare logiche particolari, ma ritengo che il chiarimento in corso all’interno della maggioranza possa riportare la serenità».

Questioni spinose Un paio di faccende – tra le altre – vedono Terni su posizioni decisamente contrastanti rispetto a quelle sulla quali si colloca la regione. La prima è quella relativa al riconoscimento dello stato di crisi complessa per Terni e Narni: «Io non ne faccio certo una questione di nome, visto dhe il governo sta studiando anche altre forme di intervento – ha spiega Di Girolamo – ma su un punto non credo si possa transigere. Quello che occorre è uno strumento (la Regione sembra pensarla in modo diverso; ndr) dedicato esclusivamente a quest’area, senza fare confusioni che sarebbero solo dannose». E poi la macroregione: «Un percorso che potrebbe, forse dovrà, portare ad una scomposizione delle attuali Regioni e non ad un semplice accorpamento – il sindaco ha ribadito concetto già espressi – perché io credo che Terni possa e debba avere la possibilità di cooperare con realtà come quelle di Rieti e di Viterbo, con le quali peraltro lavoriamo già in Civiter»..

 

 

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