Terni, Diocesi e hacker: sito sotto attacco

Preso di mira anche il vescovo Piemontese: caccia informatica in corso

Condividi questo articolo su

Non è la prima volta. Ma forse potrebbe essere l’ultima. Il sito internet della diocesi di Terni-Narni-Amelia è stato preso di mira dagli hacker. Che però potrebbero avere le ore contate.

Vergognoso L’ennesimo attacco, dopo che ad essere oggetto di dileggio erano stati alcuni dipendenti, ai quali erano stati modificati i nomi – con allusioni grevi e immotivate – è stato rivolto direttamente al vescovo, Giuseppe Piemontese, che si è visto mettere alla berlina.

La Home page 'hackerata'

La Home page ‘hackerata’

Il titolo ‘Verso la Pasqua’, era il titolo che, nella home page del sito della Diocesi introduce all’articolo dedicato alla celebrazione della domenica delle Palme in Duomo. Quel titolo è stato modificato, dopo un ingresso fraudolento nel sistema di controllo del sito, in ‘Verso la Passera’ e qualsiasi spiegazione è superflua.

 

 

 

 

La home page corretta

La home page corretta

Emergenza Dopo si è corsi ai ripari e quel titolo è diventato ‘Settimana santa’, ma intanto la home page taroccata aveva già fatto il giro dei social network: «Purtroppo siamo stati presi di mira – dicono dalla Diocesi – e non possiamo far altro che cercare di rimediare alle cattiverie che vengono perpetrate non solo ai nostri danni, ma soprattutto nei confronti dei fedeli che, accedendo al sito, ricevono degli autentici insulti». Ma forse non è la sola cosa che possono fare e che stanno facendo, perché ci si sarebbe già messi sulle tracce ‘informatiche’ degli hacker, visto che difficilmente si riesce a fare tutto questo senza lasciare delle impronte.

 

Il nuovo sito La Diocesi, peraltro, avrebbe già avviato le procedure per dar vita ad un nuovo sito internet e, almeno questo è l’auspicio, «ci dovrebbe mettere al sicuro da attacchi che – si dice in via ufficiosa – non fanno più male a noi ed ai fedeli di quanto, in fondo, non facciano alle persone stesse che li mettano in atto», mentre ufficialmente si «invoca per loro il perdono».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli