Terni, droga e guai: questore chiude locale

L’esercizio, in largo delle More, si è visto sospendere la licenza per 15 giorni. Numerosi gli episodi segnalati dalla polizia di Stato

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Sospensione della licenza e chiusura per quindici giorni. Questa la decisione del questore di Terni in merito ad un locale del centro cittadino, situato in largo delle More, teatro a dicembre di uno scontro tra cittadini dominicani e nordafricani con tanto di feriti, danneggiamenti e arresti da parte della squadra Mobile. Il proprietario, 33enne egiziano, lo scorso autunno era stato già sanzionato per 10 mila euro dalla Divisione amministrativa e sociale della polizia di Terni a causa di varie irregolarità. Una brutta piega che non è finita e che ha portato allo stop forzato.

Droga e guai Al violento episodio del 23 dicembre scorso avevano fatto seguito diversi controlli della polizia di Stato che avevano evidenziato come il locale fosse frequentato da individui legati al mondo dello spaccio. Il proprietario è risultato socio di un altro locale poco distante, già oggetto di provvedimenti da parte del Comune – in particolare un’ordinanza di chiusura – per aver operato senza licenza. A fine gennaio, durante un servizio di appostamento condotto dalla squadra Mobile presso i due locali, un cittadino marocchino era stato denunciato per spaccio. Il 2 febbraio invece, durante un’altra operazione interforze all’interno del locale di largo delle More, due nordafricani erano stati trovati in possesso di droga e arrestati.

Licenza sospesa Alla luce di tutti questi fatti il questore Carmine Belfiore ha disposto, con provvedimento eseguito dagli agenti della Divisione amministrativa e sociale diretta da Maria Grazia Milano, la chiusura per 15 giorni del locale ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che recita: «Oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata».

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