Terni e la ‘Bread fest’, si fa presto a dire pane

Dal 22 al 25 aprile, nel centro città, l’evento per promuovere uno dei prodotti tipici dell’Umbria, con laboratori e degustazioni

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di Fra.Tor.

Gli organizzatori la definiscono «una nuova sfida». Si tratta di ‘Bread fest’, l’evento che per sottotitolo ha ‘Terni e il suo pane’ si svolgerà in piazza della Repubblica da venerdì 22 a lunedì 25 aprile.

L’evento «Quattro giorni dedicati alla conoscenza del pane, con laboratori didattici, degustazioni, convegni e una mostra mercato dedicata al ‘Pane di Terni’, da degustare in abbinamento ai prodotti tipici del territorio», spiegano Andrea Barbarossa e Diego Pieroni di ‘Eventi.com’ e ‘Mind Srl’, che hanno coorganizzato l’evento insieme al Comune di Terni e Confartigianato, con il patrocinio e il contributo della Regione Umbria e della Camera di commercio di Terni. «Esaltare il prodotto, ma anche i produttori che per questa ‘edizione zero’ saranno ben 14 all’interno del villaggio del pane. Una grande scommessa». Un fine settimana lungo da dedicare, però, anche al territorio, «con pacchetti turistici ad hoc per i visitatori che vorranno andare alla scoperta della natura, della storia e delle tradizioni enogastronomiche del ternano».

«Prodotto unico» Il presidente della Camera di commercio, Giuseppe Flamini, nel complimentarsi con tutti coloro che hanno contribuito a coorganizzare questo evento, sottolinea «l’importanza di valorizzare questo prodotto e quindi questo territorio. Dislocati nei vari comuni del territorio troviamo 77 fornai che, grazie alla loro maestria, in alcuni casi trasmessa da generazioni, riescono a trasformare la materia prima in un prodotto unico, producendone quasi 190 tonnellate che non restano solo a Terni e provincia, ma prendono anche la via delle regioni limitrofe». Un nuovo percorso «virtuoso di sinergie tra pubblico e privato che si sta aprendo per mettere a sistema i brand che abbiamo nel nostro territorio».

Il turismo Anche l’assessore Daniela Tedeschi ribadisce la «volontà di valorizzare un prodotto artigianale tipico del nostro territorio, poco conosciuto, ma molto apprezzato. Sicuramente non è l’unico prodotto tipico, penso alla pasticceria, la cui promozione è un altro dei nostri obiettivi. ‘Bread Fest’ si inserisce in uno scenario più ampio che tende valorizzare prodotti artigianali tipici, ma è anche un viatico della promozione turistica». Importante, secondo l’assessore, è anche «il luogo di svolgimento dell’evento, piazza della Repubblica, in pieno centro storico. Rappresenta la ‘sfida’ del 25 aprile, un week-end lungo che normalmente vede il turismo concentrato alla Cascata delle Marmore o al lago di Piediluco. Il nostro obiettivo è proprio quello di intercettare quel turismo e portarlo nel centro cittadino».

La conferenza di presentazione

La conferenza di presentazione

L’economia «Per realizzare questa iniziativa, come Confartigianato, abbiamo messo in campo tutte le nostre forze», interviene il direttore Michele Medori. «Il ‘Pane di Terni’ è un pezzo importante della nostra economia e la nostra speranza è quella di andare oltre questa ‘edizione zero’». Medori annuncia, inoltre, l’organizzazione, durante il ‘Bread Fest’, di un’importante tavola rotonda sul ‘Psr’, perché la Regione dell’Umbria può mettere a disposizione delle aziende importanti risorse e vogliamo condividerle e farle conoscere agli operatori».

Il ‘Pane di Terni’ si produce esclusivamente con farina di grano tenero, lievito naturale e acqua, senza l’aggiunta di sale. Viene preparato artigianalmente a partire dalla cosiddetta biga, l’impasto preparato in precedenza, che, in genere viene lasciato il giorno prima per il giorno dopo e, comunque, non può essere fatto meno di tre ore prima dell’impasto vero e proprio, perché possa avere la giusta maturazione. La biga viene, dunque, rimpastata con altra farina e acqua e messa a lievitare da 1 a 3 ore in appositi teli. Il pane così ottenuto, in formato di filetto, file o filoni, viene messo a cuocere, preferibilmente in forni a legna, per almeno mezz’ora a una temperatura tra 210° e 230°. Inconfondibile con la sua forma ellissoidale allungata, il ‘Pane di Terni’ presenta una crosta dorata e croccante, compatta in superficie, che nasconde un interno morbido, dalla mollica porosa e uniforme, di colore bianco avorio e dall’intenso profumo di farina che ben si sposa con le sapide pietanze della cucina umbra. E non solo.

La produzione Il ‘Pane di Terni’ è in attesa della Denominazione di origine protetta (Dop), in via di approvazione da parte del Ministero. Si produce solo nella zona che comprende, oltre al comune capoluogo da cui prende il nome, i comuni di Narni, Amelia, San Gemini, Alviano, Guardea, Montecchio, Baschi, Calvi dell’Umbria, Otricoli, Attigliano, Giove, Stroncone, Ferentillo, Polino, Arrone, Montefranco, Lugnano in Teverina, Penna in Teverina, Acquasparta, Montecastrilli e Avigliano Umbro. Tutte le fasi di lavorazione devono essere ubicate all’interno di questi territori, dalla coltivazione del grano alla molitura fino, appunto alla panificazione, ancora oggi testimonianza viva di un’economia locale che affonda le sue radici nel passato.

Il mercato La provincia ternana si configura come il principale mercato del ‘Pane di Terni’, con oltre il 40% della produzione venduta, già a partire dagli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. Questo pane, però, ha trovato un fiorente mercato nelle grandi città, soprattutto a Roma, dove tuttora il ‘Pane di Terni’ è sinonimo di pane senza sale. Se, poi, alla capitale si vanno a sommare le province laziali di Viterbo (11%) e Rieti (10%) e la vicina Orte (7%), la regione Lazio risulta essere il primo mercato per il ‘Pane di Terni’. Un altro dato interessante da leggere riguarda i luoghi di vendita: per la maggior parte si tratta di panifici tradizionali (66%), quindi di negozi al dettaglio tradizionale e di GDO (con particolare attenzione agli iper e supermercati dotati di reparto panetteria), che ne confermano l’elevata qualità del prodotto.

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