Controlli antidroga a scuola, è polemica

Terni, l’assessore Alessandrini plaude ai servizi svolti dall’Arma. Gentiletti (Senso civico) e De Luca (M5s) critici: «Il problema non si risolve così»

Condividi questo articolo su

Il tema è spesso dibattuto, tra chi è favorevole a questo tipo di controlli nelle aule degli istituti superiori e chi invece vorrebbe fossero usati altri strumenti nella lotta al consumo di droga tra gli adolescenti. E così, anche gli ultimi servizi con unità cinofile svolti in alcune scuole di Terni giovedì mattina dai carabinieri hanno suscitato un dibattito via social. Da una parte l’assessore comunale alla scuola Valeria Alessandrini, dall’altra alcuni consiglieri di opposizione.

Dibattito social

«#Sicurezza nelle scuole e lotta allo spaccio e al consumo di droga tra i giovani. Controlli dei #Carabinieri con unità cinofila negli istituti superiori del ternano! #lega #avantitutta» il post entusiasta pubblicato, a commento di un articolo che riporta la notizia, dall’assessore sulla propria pagina Facebook. Non si è fatta attendere la replica critica di Gentiletti, sempre via Facebook. «Le forze dell’ordine – scrive – meritano un plauso per il loro impegno e anche io le ringrazio. Tuttavia, non posso nascondere che le perquisizioni nelle scuole a me, personalmente, non sono mai piaciute. Meno ancora i politici che esultano o le esibiscono come un successo. Il nostro compito non è quello di criminalizzare le persone che hanno problemi ma di trovare le soluzioni per risolverli».

«E alcool e psicofarmaci?»

D’accordo con il consigliere di Senso Civico il collega De Luca. «Concordo – commenta sotto al post di Gentiletti -, poi dovremmo entrare anche nel merito del fatto che qualora le forze dell’ordine avessero rinvenuto droghe legali, socialmente accettate, tutto il discorso sul problema-soluzione non sarebbe esistito nemmeno, né nella versione repressiva né in quella educativa. I minorenni alcolizzati o imbottiti di psicofarmaci non sono mica un problema! Nessun colpevole anzi lode per il maschio italico!». Il dibattito, ovviamente, non si ferma qui, visti i numerosi ulteriori commenti di cittadini e genitori che, tra favorevoli e contrari, dicono la loro sul tema. La discussione continua.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli