Terni, festa d’autunno: «Torniamo presto con il Cantamaggio»

Il presidente Castellani: «La kermesse di ottobre è solo un assaggio». L’assessore Cecconelli: «La città sente poco questo festa, ‘ternitudine’ solo con la Ternana»

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di Fra.Tor.

La festa d’autunno del Cantamaggio ternano è in programma dal 1° al 3 ottobre, all’Anfiteatro romano, piazza della Repubblica e i giardini de La Passeggiata. Protagonisti saranno arte, musica e tradizioni. Tre serate in cui gli spettacoli saranno preceduti dalle canzoni maggiaiole.

Gli spettacoli

Si inizierà il 1° ottobre alle 21 all’Anfiteatro romano con il concerto di Raiz & Radicanto. L’ex leader degli Almamegreta e la band pugliese porteranno a Terni il loro percorso di ricerca sonora della musica del mediterraneo tra folk e modernità. Durante la serata la partecipazione straordinaria dell’attore Stefano de Majo. Il giorno successivo, sempre alle 21 all’Anfiteatro romano, gli spettatori potranno assistere at concerto di Incanto quartet, quartetto di soprani di fama internazionale che hanno accompagnato il maestro Andrea Bocelli nel suo tour mondiale e che hanno stregato le platee di tutto il mondo con le loro straordinarie voci. Ad aprire il concerto lo show delle New Lady Spartanes. A chiudere la festa d’autunno del Cantamaggio ternano ci penserà domenica 3 ottobre alle 18, in piazza della Repubblica, la fanfara della polizia di Stato che dara vita ad un concerto. Tutti gli eventi sono gratuiti e con posti a sedere con prenotazione obbligatoria e rispetto delle norme anti-Covid. Le prenotazioni sono aperte ed è possibile effettuarle sul sito ufficiale www.cantamaggio.com e nei punti di prenotazione ufficiali. Nei tre giorni della kermesse ai giardini pubblici de La Passeggiata si potranno ammirare 3 mini carri allegorici creati per l’occasione da tutti i mastri maggiaioli per mantenere viva la tradizione dei carri del Cantamaggio.

La storia e le tradizioni

«La festa d’autunno di ottobre è solo un piccolo assaggio – spiega il presidente dell’ente Cantamaggio ternano, Maurizio Castellani – in attesa di poter riprendere quella di primavera già dal 30 aprile 2022. Una vera ed unica kermesse della rinascita per tutti noi. La festa del Cantamaggio è da 125 anni un biglietto da visita per l’intera comunità perché rappresenta la tradizione e la storia della nostra città. Vorrei ricordare come è nata la festa: a Terni era la notte del 30 aprile 1896 quando una comitiva capitanata dal poeta Furio Miselli si avviò per le campagne dicendosi decisa a rifondare le antiche usanze. Portavano con loro un ramo fiorito ornato di lanterne nell’aia dei casolari presso i quali si sarebbero fermati per cantare. Con gli anni le comitive di maggiaioli si sono moltiplicate. Quel ramo fu messo su un carretto e poi dalle campagne si trasferì in città. I carri di maggio presero a competere tra loro in bellezza. Una storia lunga che andrebbe fatta conoscere anche ad altre realtà, magari organizzando anche degli scambi culturali».

«’Ternitudine’ non solo per la Ternana»

«Mi piacerebbe creare interazioni – evidenzia l’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli – con altre città europee che mettono in piedi feste della tradizione. A Terni, purtroppo però, c’è una forma di snobismo verso questa festa della tradizione popolare, un po’ come a voler svilire il Cantamaggio, e questo mi dispiace. In altre città questo tipo di eventi sono molto più sentiti e dovremmo anche noi immedesimarci di più. Quella comunemente chiamata ‘ternitudine’ non si deve sentire solo quando si parla di Ternana».

Terni, torna la ‘festa d’autunno’ del Cantamaggio

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