Terni, fine dissesto: sale il pressing sul rendiconto di gestione

Focus sui tempi dell’approvazione dopo la determina per il saldo dei compensi dei tre membri. Filipponi: «Quali pagamenti mancano?»

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La presidente dell’Osl del Comune di Terni, Giulia Collosi

Il bilancio 2024-2026 è dietro l’angolo – all’ordine del giorno dell’ultima giunta di giovedì c’erano i primi atti propedeutici come il piano del fabbisogno del personale, quello delle alienazioni, la destinazione dei proventi contravvenzionali per violazioni al codice della strada e il programma triennale dei lavori pubblici – ma a Terni l’attenzione resta alta giocoforza anche sul dissesto finanziario. Anche perché gli ultimi provvedimento dell’Osl non sono sfuggiti.

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In fondo Filipponi

«Quali pagamenti mancano?»

Dopo il capogruppo FI Francesco Maria Ferranti, è il collega del Pd Francesco Filipponi a farsi sotto: «A partire dal consiglio comunale di mercoledì 29 novembre – sottolinea – chiederemo conto dei tempi di approvazione del rendiconto di gestione dell’organismo di liquidazione, essendo trascorsi ormai oltre quattro mesi dalla trasmissione del decreto ministeriale di approvazione del piano di estinzione delle attività pregresse, ed essendo stata prodotta la determina per il saldo dei compensi dei membri dell’Osl. All’articolo 5 del decreto ministeriale del luglio 2023, è infatti previsto che il rendiconto vada approvato entro 60 giorni dall’ultimazione dei pagamenti di competenza Osl ai sensi dell’articolo 256 del testo unico enti locali. Serve capire quali pagamenti sono ancora mancanti e quali sono stati ultimati. Queste operazioni servono soprattutto finalmente, per tornare a lavorare alla possibilità di abbassare le aliquote sulle imposte, a partire dall’Imu e a rivedere le tariffe. In questi giorni è in corso la redazione del bilancio di previsione 2024, che ad oggi non terrebbe conto del pagamento ai creditori delle somme per le quali i creditori non hanno accettato di transare il 40%, di questi importi è solo stata accantonata una quota del cinquanta per cento. Questo quadro è stato più volte descritto nei nostri interventi. La situazione di bilancio dell’ente risulta delicata, riassumendo tutte le pendenze in capo all’ente. Questa situazione, si affronta con la buona politica e con una strategia tesa all’esame puntuale e giornaliero delle possibili azioni da mettere in campo. Noi saremo disponibili – conclude – ad avanzare tutte le proposte utili a mantenere un quadro di bilancio sostenibile e al contempo trovare la via per abbassare le aliquote sulle imposte».

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