Terni, furto in un bar dei Campacci. «Decoro e sicurezza per una zona oggi trascurata»

I malviventi hanno divelto una finestra portandosi via un centinaio di euro. Il Pd di Marmore: «A quando telecamere e illuminazione?»

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di V.Q.

Ladri in azione presso il bar ‘Il Farinaccio’ nella zona dei Campacci di Marmore (Terni). I malviventi, dopo aver divelto la finestra del bagno, sono entrati nel locale e si sono appropriati di poco meno di un centinaio di euro in contanti, fra monete e banconote. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Terni che hanno svolto un sopralluogo nel primo pomeriggio di martedì.

Il circolo Pd: «Situazione di abbandono»

L’accaduto è finito anche all’attenzione del circolo Pd di Marmore, il cui segretario – Sandro Piccinini – sottolinea «la preccupazione per una situazione di abbandono che si sta verificando da tempo presso il parco Campacci. L’ennesimo furto avvenuto la scorsa notte, presso un’attività commerciale, è il segno evidente che occorre procedere velocemente all’installazione della video sorveglianza, così come ci era stato comunicato dall’assessora Scarcia. Così da tutelare e salvaguardare un’area di assoluto pregio, non solo ambientale ma turistico. Di pari passo – osserva Piccinini – vanno eseguiti anche alcuni lavori per incrementare punti luce in alcune zone completamente al buio. Facciamo riferimento alla zona davanti alla presa, a quella vicina al laghetto Ast dove c’è il parcheggio, alla zona dell’edificio Ast oggi completamente abbandonata. Su tutto ciò urge una risposta da parte della proprietà: non si può lasciare quell’edificio in quelle condizioni, vicino al famoso ‘sentiero 5’ che comprende anche il museo di archeologia industriale all’aperto, visitato da tanti turisti: un autentico pugno allo stomaco per tutti. In più – conclude il segretario del circolo Pd marmorese – vanno sostituite le lampade della pubblica illuminazione ormai esaurite. Sul campeggio abbiamo detto, così come sui bagni dei Campacci. Torneremo prossimamente con altre proposte a ‘costo zero’, visto che il Comune da questa zona incassa molto ma non reinveste nulla».

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