Terni, il Comune si affida a società di Lanuvio per risparmi su energia e gas

Affidamento diretto all’Aura per due anni: mirino su spese, rivalsa e qualità servizi. Si occuperanno dei costi di gestione

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di S.F.

L’ottimizzazione dei costi di gestione con un duplice obiettivo, vale a dire il risparmio e la rivalsa di somme eventualmente fatture in modo erroneo. Il 2022 è stato tremendo per tutti in termini di incremento dei costi per utenza elettrica/gas ed il Comune di Terni per il biennio 2023-2024 ha deciso di procedere con un affidamento diretto per farsi ‘controllare’ in tal senso: fino al dicembre 2024 palla in mano ad una società di Lanuvio (Roma), la Aura srl. Per ora la cifra in ballo è di 4.900 euro più Iva, ma c’è possibilità di bonus in caso di buon lavoro.

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Il perché e cosa farà la società

A gestire la vicenda è il responsabile del procedimento, il dottor Sandro Mariani della direzione attività finanziarie. In estrema sintesi a palazzo Pierfelici, considerata le enormi spese 2022 a causa degli aumenti, vogliono un’ottimizzazione «dei costi di gestione delle stesse, finalizzata al conseguimento di risparmi ed alla rivalsa di somme eventualmente erroneamente fatturate». L’affidamento diretto ad Aura è arrivato tramite il Mepa. Ma cosa farà nel corso del biennio appena iniziato la società romana? Nella proposta inviata al Comune si legge che l’azienda «elabora le informazioni provenienti dalla consistenza delle utenze, dal relativo utilizzo e da eventuali anomalie di costi e servizi obsoleti. Effettua un vero e proprio checkup sulla qualità dei servizi, con l’obiettivo primario del miglioramento della gestione dei costi e dell’infrastruttura». Con garanzia di ottimizzare i costi in essere per il massimo risparmio possibile. I 5.978 euro sopra indicati potranno aumentare se i risparmi saranno consistenti: «Il compenso verrà calcolato sull’importo del risparmio realizzato su base annua» per il 50%. Con un limite da non superare, 39.990 euro Iva esclusa.

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Le azioni

In definitiva Aura studierà l’utilizzo delle utenze, verificherà i servizi non necessari, lavorerà su eventuali situazioni critiche  e rileverà «se e quanto le condizioni imputate dal fornitore di energia fossero diverse da quelle pattuite dal contratto sottoscritto, inclusi servizi aggiuntivi posti come canoni non attivati dal cliente». Riceveranno dal Comune la copia delle fatture di energia elettrica e gas riguardanti tutti i fornitori. Nel contempo prosegue il complicato lavoro sul bilancio di previsione 2023/2025.

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