Terni, il Coni festeggia la sua nuova ‘casa’

Inaugurata martedì mattina alla presenza di Giovanni Malagò e del mondo sportivo locale. Sorrisi, festa e bandiera, ma non tutto è bello: «Vicenda palasport scandalosa»

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di S.F.

I bambini

Bandiere tricolori in alto, bambini in festa, ‘parata’ di autorità – soprattutto sportive, ovviamente – e tanti, tanti complimenti. L’evento è di rilievo e allora a Terni, per l’inaugurazione del nuovo Coni point locale, è tornato il presidente nazionale Giovanni Malagò: un evento in ‘pompa magna’ per celebrare l’upgrade, ma senza dimenticare le perenni problematiche legate alle infrastrutture e lo stallo attuale. Specie per la realizzazione del palasport: «Una vicenda scandalosa», l’ha definità il numero uno del Coni. Con tanto di ‘invito’ al commissario straordinario Antonino Cufalo ad agire. Ma andiamo con ordine.

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Il taglio del nastro, al centro Luisa Todini

L’inaugurazione e i bambini Numerose le istituzioni, le società e i dirigenti sportivi presenti tra largo Frankl e corso del Popolo (da ora sede del Coni point) per festeggiare l’evento. Ma ancora di più i bambini delle scuole primarie protagonisti del progetto ‘Sport di classe’ che hanno accolto Malagò con bandiere italiane e gioioso chiasso per la parte informale dell’inaugurazione. Addio via Turati, parte una nuova vita: «Grazie – hanno sottolineato in premessa Domenico Ignozza e Stefano Lupi, presidente regionale e delegato provinciale del Coni – ai ragazzi, agli istruttori, agli insegnanti, alle società e ai campioni del passato, del presente e del futuro per essere qui. Terni – ha aggiunto Lupi – deve avere la sua giusta e importante sede, oggi è una grande giornata di sport. Certo, non dimentichiamo il problema degli impianti e i necessari interventi per il miglioramento della sicurezza. Ma ciò che sta accadendo mi fa pensare che un po’ di lavoro lo abbiamo fatto in questa città».

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L’ingresso

La battuta su Perugia e Mornati Malagò si lancia nel primo messaggio rivolto al mondo sportivo a largo Frankl e lo fa tirando in ballo anche Perugia: «Sono affezionato all’Umbria, ho tanti amici e ci sono molte eccellenze. Felicemente presente ed è una giornata speciale anche perché rappresenta la prima visita ufficiale del nuovo segretario generale del Coni, Carlo Mornati (ex canottiere olimpinico, ndr). Ha scelto Terni. Mi hanno detto che questa sede e molto più bella di quella di Perugia, ma non si deve dire troppo». Poi foto con i bambini, la promessa che tornerà al termine della conferenza per firmare – in realtà gli sarà comunicato, quasi un’ora dopo, che i piccoli sono dovuti rientrare per motivi scolastici, con sorpresa del romano – le bandierine e tutti in corso del Popolo per il consueto nastro del taglio in compagnia di Ignozza, Lupi, il vescovo Giuseppe Piemontese e il vicepresidente della Regione Fabio Paparelli. Un po’ di scale e si entra nella nuova sede. Benedizione del vescovo e si parte: «Un’opera – il breve messaggio di Piemontese – che dà nuova speranza per tutti».

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L’applauso per Montanari Come detto sono molte le autorità sportive invitate. Tra questi – parlando del passato, 87 anni a maggio – c’è anche Wolfango Montanari, uno dei più grandi atleti di sempre nella storia cittadina. A lui sarà rivolto l’applauso più fragoroso di giornata, con merito. A citarlo è Ignozza durante il discorso introduttivo: «La nuova sede ha l’obiettivo di avvicinare ancora di più il Coni alla città perché Terni è un valore aggiunto per lo sport umbro. In tal senso Wolfango è un punto di riferimento per tutti». Citazioni qua e là per Alessio Foconi (scherma), Alessio Rossi (pattinaggio), Matteo Mulas (canottaggio), Danilo Petrucci (motociclismo) e Valentina Pettinacci (Special Olympics), con un pensiero anche per Libero Liberati.

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Il commissario prefettizio Antonino Cufalo

Le infrastrutture Tutto bello? Nemmeno per idea. Giusto mettere in risalto gli aspetti positivi, altrettanto – e anche di più, visti i tanti proclami del passato – farlo con quelli negativi. Uno in particolare: «Terni non ha ancora – ha aggiunto Ignozza – un palazzetto e c’è bisogno di infrastrutture per dimostrare appieno ciò che possono dare gli atleti. Ora c’è il nuovo bando per le infrastrutture ed è positivo, oltre ai 100 mila per sostenere le grandi attività». Per quel che concerne la nuova location il presidente del Coni Umbria ha sottolineato che «sono stati razionalizzati gli spazi». Parola poi a Luisa Todini: sorrisi e battute sulla ‘trattativa’ per l’ingresso del Coni nella struttura di Corso del Popolo, con soddisfazione di tutti. Si unirà anche Malagò: «Domenico è un ‘tappetaro’», ha chiosato scherzando sulla questione. 

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A sinistra Valentina Pettinacci. In bianco Ilaria Giunchiglia

Il sisma e il turismo Tocca a Paparelli: «C’è apprezzamento per la nuova sede. Terni è una capitale dello sport e la regione – discorso più ampio – deve essere policentrica. Voglio ricordare che a settembre ci saranno gli europei paralimpici di scherma e a breve avremo il campionato del mondo di danza sportiva». Ma c’è spazio anche per il terremoto: «Malagò aveva preso degli impegni con noi e ora posso dire che il movimento sportivo ha aiutato a risollevare la situazione vedendo i numeri di gennaio e febbraio. Sono aumentati gli arrivi del 27%».

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Giovanni Malagò e, dietro, Carlo Mornati

Malagò e l’invito a Cufalo: «Vicenda scandalosa» Per proseguire l’iter – manca ancora la commissione di gara – serve una firma del dirigente Pierdonati. Non arriva da un paio di mesi e il risultato è che il tempo slitta senza passi avanti concreti. Il presidente del Coni allora usa termini meno diplomatici del consueto e, rivolgendosi al commissario prefettizio (con lui anche il subcommissario Andrea Gambassi), cerca di servire l’assist: «So che la situazione non è semplice e so che ha ereditato la vicenda. Parlo anche io da commissario (Lega serie A, ndr): in questi momenti, forse, si possono fare delle cose che sono più complicate rispetto a dei contesti ordinari (nel contempo Cufalo bisbiglia qualcosa a Leonardo Grimani, neo senatore e sindaco di San Gemini, seduto al suo fianco). La vicenda del palasport è scandalosa e si trascina da anni, una storia che non fa bene alla città di Terni: purtroppo siete in discreta – citati i problemi di Palermo e Milano, ad esempio – compagnia.  Mi hanno detto che si sta rimettendo in moto la gara per consentire di fare i lavori e non vedo l’ora di tornare per la posa della prima pietra. Serve una casa indoor per permettere all’Umbria di completare quel percorso, avviato, di integrazione tra sport e turismo. Non vi dico che è la prima fonte di reddito, ma poco ci manca. Ciò che posso fare è endorserment e supporto quando ci viene richiesto, poi sono questioni locali». 

Antonino Cufalo e Stefano Lupi

I miglioramenti e il cambio marcia Ma il palazzetto non è l’unico argomento ‘caldo’. C’è anche Piediluco, protagonista – tra memorial d’Aloja e meeting nazionali – con il canottaggio internazionale in questo periodo dell’anno: «Il fondo sport e periferie? La Regione Umbria e quindi anche la provincia di Terni beneficerà – sottosoglia dei 300 mila euro, specifica – di diversi interventi. L’Umbria già nel primo bando ha avuto diverse chance, è chiaro che ci sono degli impianti che sono partite a sé stanti. Come il palasport. Poi si devono mantenere bene quelle esistenti. Ci si deve rendere – conclude – conto che per essere all’altezza dei tempi servono determinate opere, soffriamo sotto il profilo della viabilità e dei servizi pur avendo una bellezza naturale strepitosa. Bisogna essere onesti, questo serve per avere iniziative di grande livello». Avvisati. Poi un simpatico siparietto con una signora residente a San Gemini e il suo cane, un commento sulle dichiarazioni di Gianluigi Buffon post Real Madrid-Juventus (Malagò parla di un incontro con il presidente dell’Uefa Aleksander Čeferin e del suo semaforo verde per il Video assistant referee – Var – a più ampio respiro) e della chance Olimpiade italiana per il 2026. Rinfresco e tutti a casa. Aspettando il palasport.

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