Terni, la Cgil ‘spara’ sul Comune: «Ora basta»

La priorità: «Attivare le progressioni orizzontali». Poi l’attacco a tutto campo: «Polizia, scuole, cultura: ma la giunta che fa?»

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Dicono di ‘voler fare chiarezza’ e, con l’occasione, lanciano un duro attacco – l’ennesimo – all’amministrazione di palazzo Spada, «completamente immobile sul fronte della riorganizzazione e non solo». A parlare sono gli iscritti alla Fp Cgil del Comune di Terni che tuonano: «Il tempo è scaduto su tutti i fronti».

Nodo progressioni orizzontali «Dopo anni di blocco contrattuale – attacca il comitato – è incomprensibile che non si colga l’occasione delle progressioni orizzontali come un’azione positiva e di valorizzazione del lavoro». Gli iscritti al sindacato mettono in fila i vari ‘passaggi’ della vicenda: «Nella trattativa di mercoledì 7 ottobre, l’amministrazione ha dichiarato che ci sono le risorse sufficienti – circa 240 mila euro – per poter effettuare le progressioni orizzontali per il primo 50% degli aventi diritto, ovvero 286 dipendenti su 568. Abbiamo avuto rassicurazioni sulle risorse sufficienti per il 2016 mentre per il 2017 è necessario effettuare un’altra valutazione».

«Basta chiacchiere» «Consapevoli dell’opportunità di stabilizzare parte del salario – dice la Fp Cgil – abbiamo proposto alcune soluzioni per garantire le progressioni agli aventi diritto. Un percorso avviato in modo proficuo con alcune organizzazioni sindacali che condividono la stessa necessità. La progressione è uno scatto economico che un dipendente potrà trovare nella propria busta paga fino alla cessazione del rapporto di lavoro, e quindi con effetti positivi anche sulla futura pensione. Mentre la produttività è considerata una parte variabile, soggetta anche a diminuzioni o ‘tagli’. Per questo come sindacato – spiegano gli iscritti – riteniamo fondamentale procedere all’attivazione delle progressioni, senza perdere tempo in inutili discorsi e polemiche che hanno una rilevanza politica e non sindacale e che non interessano i lavoratori».

«Tempo scaduto» Dopo le premesse, partono le stoccate. Perché della riorganizzazione più volte annunciata dall’amministrazione di palazzo Spada, per i sindacati – Cgil inclusa – finora non c’è traccia: «La definizione delle posizioni organizzative sembra ancora una volta scontrarsi con resistenze che appaiono poco legate all’efficienza e più ad equilibri ‘antichi’. Il fatto è che il tempo è scaduto ed è necessaria un’amministrazione efficiente e ben organizzata».

Polizia municipale ‘appiedata’ «È scandaloso – denuncia il sindacato – che gli agenti della polizia municipale rischino di ritrovarsi appiedati dal prossimo 30 ottobre, senza i mezzi di servizio, in quanto scade il contratto di leasing e non ci sono le nuove auto. È scandaloso che circa 50 mila euro destinati all’acquisto degli strumenti per la sicurezza dei vigili urbani, siano fermi nelle casse del Comune pur essendo stati già trasferiti dalla Regione proprio a questo scopo. È inaccettabile come due scuole per l’infanzia come Casa di Alice e Pollicino non trovino ancora una conferma di disponibilità economica per il periodo gennaio-giugno 2016, così come l’assenza di risorse per le attività culturali ha del paradossale in considerazione della candidatura di Terni a ‘Capitale italiana della cultura’, per non parlare del quasi inesistente rapporto di comunicazione con i dipendenti».

Questioni ‘poco chiare’ Quello che il sindacato chiede è che non si perda altro tempo: «Vogliamo risposte certe e celeri. Gli assessori devono concentrarsi sui problemi seri che questa amministrazione deve affrontare, invece di disquisire e perdere tempo nel definire la diminuzione delle posizioni organizzative, di cui si è fatta promotrice da tempo e che secondo voci di corridoio ad oggi sarebbero solo poche unità. Spetta alla Giunta decidere che si faccia in fretta, oltre quei conflitti che nulla sembrano avere a che fare con gli interessi della città e dei lavoratori ma piuttosto con esigenze poco chiare e sicuramente individuabili».

 

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