Terni, lettera al sindaco: «La cittadella della giustizia qui è solo una voragine mentre a Perugia la stanno realizzando»

Moreno Castellucci scrive al primo cittadino

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di Moreno Castellucci

Gentile sindaco, i media locali nella scorsa settimana hanno elencato i cantieri già avviati e quelli che verranno cantierizzati prossimamente in città. In alcuni immobili verranno effettuati importanti interventi di restyling, di adeguamento alle vigenti normative sulla sicurezza, di abbattimento delle barriere architettoniche e di efficientamento energetico, tutti finalizzati ad ampliare e migliorare i servizi offerti ai cittadini con effetti positivi anche sulla qualità urbana. Nulla è emerso, invece, riguardo una struttura importante che da oltre un decennio, non si capisce per quale motivo, stenta ad essere realizzata.

Il centro della città, dove sono ubicati i più frequentati uffici pubblici e privati, da oltre un decennio è lacerato da una profonda ferita, ovvero la grande ‘buca’ che si trova incastrata tra il tribunale e il ‘pentagonop, predisposta per la costruzione della nuova sede della procura della Repubblica.

Nel mese di novembre 2020 la senatrice Fiammetta Modena (Forza Italia) promosse un’interrogazione in commissione giustizia di palazzo Madama, avvalendosi di un atto che l’onorevole Raffaele Nevi (FI) aveva depositato alla Camera, al fine di sollecitare il Ministero della giustizia a risolvere, in tempi brevi, la problematica rimasta sospesa sin dal 2012. Dopodiché nel mese di luglio del 2022 si è svolto un vertice con la partecipazione del sottosegretario Francesco Paolo Sisto e dello stesso Nevi per definire le modalità di intervento nell’area sopra citata per trasferirci la procura della Repubblica situata provvisoriamente a palazzo Gazzoli, luogo e struttura inadeguati alle esigenze dell’istituzione.

Il sottosegretario in quella sede ha assunto precisi impegni che a tutt’oggi non risulterebbero aver prodotto alcun risultato concreto. Addirittura in un giornale online era stato scritto: ‘Fino ad ora c’era solo il buco. Da domani ci sarà – finalmente – anche la pezza. La cittadella giudiziaria di corso del Popolo a Terni sembra infatti essere entrata in una fase decisiva dopo un lungo – troppo lungo – periodo di promesse a cui però non sono seguiti fatti concreti’.

Ma a quale cittadella giudiziaria si riferivano? Siamo sicuri che si trattasse di Terni e non di Perugia? Forse si è trattato di un lapsus, perché mi risulta che nel frattempo la cittadella giudiziaria la stanno realizzando di gran lena a Perugia nel compendio dell’ex carcere, considerato che l’architetto Mario Botta, al quale è stato conferito l’incarico, lo scorso marzo ha presentato in Regione lo studio preliminare del progetto. L’appalto integrato di progettazione esecutiva dovrebbe essere consegnato entro l’anno. La realizzazione del primo lotto destinato alla sede della procura della Repubblica dovrebbe avvenire entro metà 2026 e il secondo lotto per gli altri uffici del tribunale entro il 2027.

I cittadini ternani, non avendo ricevuto a tutt’oggi alcuna informazione pubblica in merito, preso atto dell’immutata situazione, potrebbero essere indotti a presumere che le promesse fatte non sarebbero state altro che gratuita propaganda per le elezioni politiche che si sarebbero svolte il 25 settembre 2022 nonché per le successive elezioni amministrative del 14 maggio 2023. A questo punto sarebbe legittimo chiedersi se, nel frattempo, tale area abbia suscitato altri interessi che nulla hanno a che fare con la sede definitiva della procura della Repubblica che, comunque, necessita, se si tiene conto dell’efficienza e dell’economicità, di essere complementare all’adiacente tribunale oltre la non trascurabile comodità del vicino parcheggio.

La mancata realizzazione dell’immobile, sostenuta da un ingiustificabile silenzio che persiste da un anno, non attribuibile all’attuale amministrazione comunale, dovrebbe comunque sollecitare il sindaco a far luce sulla vicenda e aggiornare i cittadini sull’effettiva destinazione della suddetta area e sui tempi necessari per sanare la ferita inferta a quell’area urbanistica di pregio. Peraltro, gli interlocutori ai quali rivolgersi per ottenere chiarimenti in tempi brevi sono gli stessi della precedente legislatura, ovvero il parlamentare Raffaele Nevi, l’ex senatrice Fiammetta Modena che recentemente è stata nominata capo della segreteria tecnica del vice ministro della giustizia Francesco Paolo Sisto, e lo stesso senatore Sisto.

E’ auspicabile un sollecito interessamento per addivenire, quanto prima possibile, alla soluzione definitiva della vicenda anche perché non si possono trascurare gli importanti distacchi dei copriferro che si notano su un tratto della palificazione perimetrale di consolidamento dello sterrato.

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