Non più un ‘accertamento diagnostico’, che si sarebbe dovuto tenere mercoledì su decisione dei sanitari del ‘Santa Maria’ di Terni, ma una vera e propria autopsia, disposta dal pm Barbara Mazzullo a seguito dell’esposto presentato dai familiari di Paolo Benedetti, l’operaio termoidraulico 52enne di Terni, morto in seguito al malore accusato lunedì mattina mentre stava eseguendo delle manutenzioni presso il laminatoio a caldo di Acciai Speciali Terni, per conto dell’impresa ternana di cui era dipendente.
Indagine
L’esame autoptico verrà eseguito giovedì pomeriggio a Terni dalla dottoressa Valentina Rosati, incaricata dalla procura. Oltre a lei, sarà presente il medico legale Massimo Lancia per conto dei familiari – il fratello, la moglie ed i figli – di Paolo Benedetti, assistiti dall’avvocato Sandra Latini. Obiettivo è accertare quelle che erano le sue reali condizioni di salute – precedentemente il 52enne si era dovuto sottoporre ad un intervento con conseguente ricovero per problematiche cardiovascolari – anche in relazione alle cure, alle diagnosi ed all’assistenza ricevute nel corso del tempo. Che sia questo il preludio ad una vera e propria inchiesta, è probabilmente presto per dirlo. Dopo l’autopsia, la salma dell’operaio – padre di sei figli – verrà ‘liberata’ per il successivo rito funebre.
Cordoglio
La scomparsa di Paolo Benedetti, conosciuto ed apprezzato da tanti non solo nel contesto lavorativo, ha destato profondo cordoglio in città. Inutili i tentativi di salvarlo, messi in atto lunedì mattina dai colleghi, dal personale medico interno di Ast ed anche dagli operatori del 118 ternano: il 52enne è morto al pronto soccorso, lasciando nello sconforto tutti coloro che gli volevano bene.