Assolti da accuse infamanti perché ‘il fatto non sussiste’. Tutto ciò al termine di un lungo percorso giudiziario – i fatti risalgono a periodi antecedenti il 2009 – che aveva visto anche l’applicazione di misure cautelari personali. Il motivo: le dichiarazioni rese al tempo dalle presunte vittime, entrambe minori, erano state poi ritratte. Probabilmente erano state indotte da qualcuno – questo il sospetto che serpeggia fra le difese – a fare affermazioni gravi e pesanti.
Le accuse Il tribunale di Terni in composizione collegiale ha così assolto il padre e lo zio delle due ragazze, rispettivamente di 47 e 40 anni, entrambi di origine nigeriana. I due erano accusati di pesanti maltrattamenti fra le mura domestiche e sul secondo gravava un’accusa, se possibile, ancora peggiore: quella di aver abusato sessualmente della più grande delle due ragazze.
Assolti Mercoledì mattina in aula il pm Raffaele Iannella, valutati gli elementi emersi nel corso del processo, ha chiesto a sua volta l’assoluzione. Una conclusione che ha trovato concorde il collegio giudicante presieduto da Massimo Zanetti. Soddisfazione viene espressa dai legali difensori, Claudio Biscetti per il 40enne e Luisa Venturi per il 47enne, al termine di un iter lungo, doloroso e che li ha visti mettersi la vicenda alle spalle.