Terni, morte Durazzi: «Nessun colpevole»

Dopo le tre archiviazioni nei confronti di altrettanti medici, il tribunale ha assolto con formula piena anche un professionista ternano

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Le posizioni di tre medici erano state già archiviate dal tribunale: un quarto – ternano e specialista in medicina dello sport – aveva chiesto il giudizio abbreviato per difendersi dall’accusa di ‘omicidio colposo’ in relazione alla morte di Alessio Durazzi, stroncato ad appena 15 anni da un malore la sera del 21 dicembre 2012 mentre si allenava con i compagni di squadra sul campo di calcio di Campomaggiore. Mercoledì mattina il professionista è stato assolto dal gup Simona Tordelli perché ‘il fatto non sussiste’.

Accusa rivista Secondo le prime ipotesi d’accusa – poi riviste nel corso del tempo dal pm Raffaele Iannella che mercoledì mattina ha chiesto l’assoluzione del medico ternano – quest’ultimo avrebbe dovuto sospendere l’idoneità sportiva dello sfortunato ragazzo, da lui concessa, in seguito ad un malore accusato nel settembre del 2012.

Le perizie Per i periti che a vario titolo si sono occupati dei due incidenti probatori sulla vicenda – i professori Silvestro Mauriello e Sergio Scalise incaricati dal tribunale e i professori Paolo Zeppilli e Mauro Bacci per la difesa del professionista ternano – non è però riscontrabile alcun nesso causale fra la mancata sospensione dell’idoneità sportiva e il tragico evento, così come non può essere indicata con certezza una presunta patologia cardiaca come causa del malore fatale.

I difensori Su queste basi il gip di Terni ha inteso assolvere il medico, difeso dagli avvocati Manlio Morcella e Carlo Viola del foro di Terni, che esprimono «piena soddisfazione per una decisione attesa». Secondo i due legali, «il tribunale ha pienamente escluso qualsiasi responsabilità su un fatto sì doloroso, ma sul quale tutte le perizie hanno smentito qualsiasi profilo di colpa da parte del professionista, assolto con una formula che esclude ogni rilevanza anche in sede diversa da quella penale. L’apporto medico legale dei professori Bacci e Zeppilli – osservano gli avvocati Morcella e Viola – è risultato pienamente aderente alla realtà dei fatti ancorché decisivo ai fini dell’esito finale».

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