Terni, neonato morto: «Lasciato lì, era vivo»

Interrogatorio shock e fermo per la 27enne ternana che venerdì in questura ha ammesso le proprie responsabilità

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Interrogata per circa due ore e mezzo in questura, sin dalla tarda mattinata di venerdì, insieme al compagno e ad una familiare. Alla fine ha ammesso le proprie responsabilità e per la donna – una 27enne ternana incensurata che vive nella zona in una zona semicentrale della città, alle porte di borgo Bovio – è scattato il fermo di persona indiziata di delitto. E il quadro che è emerso agli occhi degli investigatori è quello di un degrado abissale.

La donna, a cui è stato contestato il reato di ‘infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale’ è colei che ha abbandonato il neonato trovato senza vita giovedì sera nel parcheggio dell’Eurospin di borgo Rivo, a Terni. La sua posizione potrebbe aggravarsi ulteriormente a seguito delle risultanze dell’autopsia che verrà eseguita sabato mattina a Terni dal professor Mauro Bacci.

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Indagine lampo A lei gli inquirenti ci sarebbero arrivati anche attraverso uno scontrino di un negozio ritrovato dalla polizia di Stato, corroborato da alcune testimonianze. Perquisizioni da parte del personale Digos, venerdì, hanno interessato sia l’autovettura che l’abitazione dove la donna vive.

Gravidanza nascosta? La 27enne – già madre e piuttosto corpulenta – per nove mesi sarebbe riuscita a tenere tutti all’oscuro della propria gravidanza. All’origine del fatto ci sarebbe una situazione di profondo degrado umano, morale e materiale. La misura, che ora dovrà passare al vaglio del tribunale per l’eventuale convalida, è stata disposta dal pm Barbara Mazzullo.

«Tagliato il cordone sul bidet» Agli inquirenti la 27enne ha spiegato di aver partorito giovedì mattina, di essersi tagliata da sola il cordone ombelicale sul bidet, di aver posto il piccolo nella busta coperto con un asciugamano e di averlo poi portato intorno alle 11 – «era ancora vivo», ha detto in questura – nel parcheggio del supermercato dove era andata «a fare la spesa» (sic). Apparsa scossa, in taluni passaggi assente, avrebbe poi spiegato di aver compiuto il gesto perché ‘non poteva permettersi di avere un altro figlio’, in ragione di alcuni problemi. Un racconto, in alcuni passaggi, ai limiti dell’incredibile e tutt’ora al vaglio degli inquirenti. Della sua situazione – ora rischia una pena pesante – è stata anche informata la Usl.

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