Terni: «Palazzo Spada sia luogo di confronto democratico e civile»

L’appello delle minoranze: «Richiamare il sindaco al rispetto delle persone e delle regole. E la presidente del consiglio a vigilare su tutto questo»

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di Fra.Tor.

Un appello «rivolto principalmente alla presidenza del consiglio comunale, alle persone di buon senso all’interno di Alternativa Popolare e a tutti i cittadini». È quello lanciato martedì mattina dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e dal centro destra, che con un mini dossier mette insieme «alcuni esempi delle continue violazioni delle regole democratiche, dentro e fuori palazzo Spada, che contraddistinguono sin dall’inizio l’attuale amministrazione comunale».

Le regole

«Abbiamo voluto riassumere – ha spiegato Marco Cecconi, coordinatore comunale Fratelli d’Italia – le violazioni delle regole del vivere civile, della decenza e della congruità del linguaggio, dei vincoli di comportamento imposti già dallo Statuto e dal regolamento comunale. Danni all’immagine della città e delle sue istituzioni. Offese al ruolo ed alle persone: dai consiglieri, ai dipendenti dell’Ente, ai giornalisti. La nostra è la denuncia di una vera e propria emergenza democratica. Una richiesta di cambiare rotta al più presto. Utilizzando la metafora del calcio, è il rispetto delle regole che permette a tutti di giocare. Il rispetto delle regole è garantito dall’arbitro, cosa che però non avviene a palazzo Spada dove l’arbitro è il presidente del consiglio comunale».

Alcuni esempi

Nel dossier i rappresentanti del centro destra hanno elencato diversi episodi in cui «è venuto meno il rispetto delle regole. Partendo dalla seduta del consiglio comunale del 28 agosto 2023 durante la quale il sindaco Bandecchi, riferendosi al consigliere Masselli che stava sorridendo, ha esclamato: “Se continua a ridere le faccio uscire i denti fuori dalla bocca”, passando per quanto avvenuto nella seduta del 18 dicembre 2023 quando il sindaco, rivolto ai consiglieri di opposizione, ha detto: “Assassini del popolo umbro, incapaci vanitosi e assolutamente demenziali”, ricordando la seduta del 22 gennaio 2024 con Bandecchi che, dopo aver pronunciato espressioni come “Italia piena di imbecilli. Sono un uomo normale. Culo. Me la trombo”, ha urlato a microfono aperto “vaffanculo” al consigliere Kenny, ha definito i consiglieri di opposizione “ipocriti di merda” e, dopo l’uscita dei gruppi di minoranza dall’aula in segno di protesta, ha affermato “i topi sono usciti”, terminando con la seduta del consiglio comunale del 12 febbraio quando ai mormorii da parte di alcuni cittadini presenti, la presidente del consiglio ha richiamato il pubblico al silenzio e il sindaco si è rivolto ai cittadini con espressioni tipo: “Siete ospiti. Io posso essere più stronzo di voi. Rispettate il sindaco. Vaffanculo, buttate fuori ‘sto stronzo”. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Cinzia Fabrizi, ha stigmatizzato quanto detto dal sindaco, ma la presidente ha definito il suo intervento “polemico” e che “stare in aula è una provocazione continua”, sospendendo i lavori, non per le parole del sindaco, ma per le proteste del pubblico. Prima della sospensione numerosi cittadini e i giornalisti sono stati tenuti fuori dall’aula, ma alcuni supporters di AP sono potuti rimanere dentro. In tutte queste circostanze mai la presidente del consiglio ha ritenuto di richiamare il sindaco all’utilizzo di un linguaggio consono e al rispetto dei consiglieri comunali, ma al contrario ha varie volte ripreso i consiglieri comunali di opposizione e i cittadini stessi».

L’appello

Sotto la lente delle minoranze anche «la circolare interna, a firma del direttore generale dell’Ente, inviata ai dipendenti comunali sull’uso dei social. Una circolare sulla quale Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione. Ma come si può – ha commentato Elena Proietti Trotti – fare un discorso del genere se il sindaco è il primo che utilizza quasi esclusivamente i social per ogni qual forma di comunicazione, non risparmiando insulti e minacce a chiunque? Siamo stufi di vedere tutte le forze dell’ordine ogni giorno a palazzo Spada e che il sindaco, invece di fare il sindaco, sia impegnato sempre a risolvere i suoi problemi personali con loro». Il consigliere Cinzia Fabrizi è intervenuta sottolineando che «in questo modo è difficile lavorare, parlare per e della nostra città». Le minoranze – sul tavolo con Cecconi, Proietti e Fabrizi, anche Orlando Masselli, Roberto Pastura, Michele Rossi e Devid Maggiora – fanno appello «al sindaco, alla giunta, alla presidente del consiglio comunale, alle persone di buon senso all’interno di Alternativa Popolare e a tutti i cittadini, di tornare ad un confronto democratico e civile. Di non andare mai sul personale ma di rimanere sempre sui fatti, di richiamare il sindaco al rispetto, delle persone e delle regole, e la presidente del consiglio comunale a vegliare su tutto questo. Invitiamo i cittadini a partecipare alle prossime sedute di consiglio comunale, per vedere con i propri occhi ciò che accade. Se il nostro appello dovesse cadere a vuote, saremo costretti a rivolgerci nuovamente al Prefetto».


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