Terni, Pd e ‘distinguo’: «I renziani siamo noi»

Hanno perso le elezioni per il segretario, ma vanno avanti per la loro strada. Senza entrare in segreteria

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di M.T.

A qualcuno non piacerà, ma loro sono tassativi. E raccontando della riunione nella quale «si sono incontrate sessanta persone, rappresentative dell’assemblea comunale e della società civile», ne parlano come del «primo incontro dell’area Renzi, con all’ordine del giorno il futuro dell’azione politica riformista nella nostra città. Tanta energia per promuovere una nuova prospettiva del fare politica, fondata su modalità nuove e sulla condivisione dei percorsi e delle scelte da parte di un ampio gruppo di persone che si aprono alla città e che cercano di mettersi in sintonia con essa condividendo decisioni e progetti».

«I renziani siamo noi» Perché, chiariscono, «a seguito dell’assemblea comunale che ha eletto il nuovo segretario del Pd, abbiamo infatti sentito, come ‘area renziana’ che ha sostenuto la candidatura di Fabio Narciso, il desiderio di incontrarci per dare un seguito alla nostra proposta politica e insieme ringraziare quanti hanno sostenuto questa candidatura, condividendo non solamente un nome, ma un processo politico e un modo di fare politica che siamo certi abbia apportato nuova linfa e interesse attorno al nostro partito ternano che ne esce sicuramente ancora più forte».

Il coordinamento L’aspetto più importante, a loro giudizio, «è stato avere consolidato un gruppo di persone, interne ed esterne al partito, che hanno condiviso un desiderio forte di mettersi in sintonia con la città e la passione per le idee e i progetti che possano portare al benessere dei nostri concittadini, progetti che ci riproponiamo di approfondire e portare all’attenzione di tutti grazie ai futuri appuntamenti che organizzeremo. In un clima di condivisione siamo pronti ad accogliere le istanze di tutte quelle persone che vorranno animare con noi l’agenda politica cittadina unendosi all’attuale coordinamento composto da Fabio Narciso, Alessandra Pantella, Marco Malatesta, Riccardo Giubilei, Valdimiro Orsini, Leonardo Patalocco e Michele Pennoni».

I ‘richiami’ Nel resoconto c’è anche spazio per una stoccata: «Non vogliamo guardare al passato ma solo al futuro con uno slancio esclusivamente di costruzione ed al solo bene del nostro partito pronti ad abbracciare e ‘riabbracciare’ tutte quelle persone e soggetti che esprimono o hanno sempre espresso uno spirito riformista di cambiamento. Siamo infatti convinti che solamente uscendo dalle stanze del partito e tornando a confrontarsi e a proporre idee e progetti di sviluppo possiamo veramente dare il nostro contributo al Pd».

Niente incarichi Un contributo, dicono, «che sarebbe riduttivo connettere alla partecipazione agli organi strettamente fiduciari che il nuovo segretario dovrà nominare, collaboreremo lo stesso con il segretario rivolgendoci a tutti coloro che desidereranno essere nostri interlocutori su quelle tematiche-cardine del nostro vivere civile, dalle riforme del governo Renzi agli asset secondo i quali ripensare un modello di città moderno e innovativo. Ci sprona in questo la necessità di incarnare al meglio quel desiderio di chiarezza e di svolta costruttiva auspicato da tanti nostri simpatizzanti, una proposta politica che includa e condivida invece di separare e parcellizzare, una discussione attenta con la città e sulla città che ci proponiamo di attivare e avviare nei prossimi giorni e di mettere al servizio del nostro partito e dei suoi rappresentanti apicali».

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