Terni, il Pd si interroga: ecco i ‘renziani’

Appare ormai certo che un loro candidato alla successione di Andrea Delli Guanti ci sarà

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di M.T.

Ore 18 del 4 settembre: poi, finalmente, basta. Perché a quel punto la gente di Terni potrà tornare a dormire tranquilla. Per qualche giorno. Perché poi toccherà aspettare la tarda serata di lunedì 7, come minimo, per sapere tutto. Cioè, insomma, per sapere chi sarà il nuovo segretario del Pd.

I ‘renziani’ La novità – o quasi – è che non ci sarà quel ‘candidato unico’ che avrebbe potuto portare il senatore Gianluca Rossi ad una ‘chiamata di servizio’. Perché lui era stato abbastanza chiaro: «Se me lo chiedono tutti, io il segretario potrei pure farlo», ma pare proprio che non saranno tutti a chiederglielo. Perché quella componente – parlare di correnti, in casa Pd, sta brutto – che viene fatta risalire, su su, fino al segretario-premier Matteo Renzi, è pronta a rompere gli indugi.

Ci si conta Loro, per farla breve, stanno seriamente pensando di ‘andare alla conta’: anche se sanno che un segretario renziano, a Terni, i bookmaker lo quoterebbero come una vittoria della Ternana contro il Barcellona.Però, visto mai: un palo, un gol sbagliato a porta vuota e, insomma, uno ci prova. Magari puntando su qualche talento giovane – Leonardo Patalocco, o Fabio Narciso, o Antonello Fiorucci, per dire – che potrebbe pure ‘buttarla dentro’.

I ‘notabili’ Se il senatore è, volente o nolente, direttamente interessato alla cosa; gli altri notabili locali fanno gli indifferenti, anche se il sindaco Di Girolamo in fondo fa il tifo per la ‘soluzione Rossi’. Chi sta in Regione, il vice presidente della giunta Fabio Paparelli e il consigliere Eros Brega guardano con aria distratta. Ma solo apparentemente.

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