Terni, Pd senza pace fra ‘ribelli’ e divisioni

Nove segretari su quattordici hanno chiesto le dimissioni della segretaria comunale. Fra questi San Giovanni-Cospea dove venti membri del direttivo, però, si smarcano

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Tenta a fatica di ritrovare una direzione il Pd locale, a Terni, scosso ancora da polemiche, divisioni e da un dibattito interno che, dopo le ‘scoppole’ alle elezioni politiche ed alle comunali, non ha ancora permesso ai Dem ternani di superare una delle fasi più complicate nella storia del partito.

Tensioni Dopo che i segretari di nove circoli su quattordici dell’Unione comunale di Terni hanno sottoscritto un documento in cui si chiedono le dimissioni della segretaria comunale Sara Giovannelli, altre diatribe si stagliano all’orizzonte, in particolare all’interno di uno dei circoli più importanti, quello di San Giovanni – Cospea.

I nove ‘ribelli’ A siglare il documento con cui si chiede un sostanziale rinnovamento della segreteria comunale del Pd sono stati Massimo Leopoldi (Collestatte-Torreorsina), Nando Ribiscini (ex VIII Circoscrizione), Cristiano Crisostomi (Piediluco), Luca Traversi (San Giovanni-Cospea), Michele Pacetti (‘Montani’ via Eugenio Chiesa), Sandro Piccinini (Marmore), Giuliano Todisco (Papigno), Barbara Giovannetti (Gabelletta-Cesi) e Mirko Paluzzi (Terni Centro).

Caos Cospea E proprio nel circolo San Giovanni-Cospea, venti membri del direttivo – su un totale di trentadue – hanno replicato duramente al ‘reggente’ Traversi, non condividendone il passo e chiedendone le dimissioni: «È decisamente a malincuore – scrivono – che i sottoscritti membri del direttivo del circolo Cospea-San Giovanni sono costretti a scrivere queste poche righe inerenti il documento sottoscritto da numerosi segretari di circolo, tra cui il reggente nostro. Non riteniamo utile, produttivo né corretto trattare argomenti propri della vita interna di un partito occupando spazi pubblici che andrebbero interessati con temi di ben altro spessore e sostanza. Si rende però necessaria esprimere la netta, marcata, siderale distanza dal succitato documento e per diffidare il reggente del circolo San Giovanni-Cospea, dal quale ci si aspettano naturali e ovvie dimissioni, il quale – subentrato al vincitore del congresso Claudio Feliciani, allontanatosi per motivi strettamente personali – dopo aver ascoltato i pochi presenti membri del direttivo e non aver posto in votazione alcunché, ha espresso a nome e titolo del circolo una posizione meramente personale. Noi siamo stati sostenitori di una mozione congressuale che nel nostro circolo ha fatto incetta di voti e che ha sostenuto il segretario provinciale, ma non ha votato né mai sostenuto la segretaria comunale. Il suo allontanamento è faccenda interna alla maggioranza; che trovi il coraggio di sfiduciare la segretaria nell’unico luogo deputato a farlo, l’assemblea comunale. Se qualcuno che ha indicato la segretaria ha cambiato idea, lo dica senza bisogno di orchestrare operazioni parallele di organi che non hanno voce in materia, che si prestano soltanto a dare spallate. Questi metodi autoreferenziali sanno di vecchia, vecchissima politica: l’approccio che lo sottende è uno dei motivi principali che stanno alla base dell’allontanamento delle persone dal Partito Democratico. I circoli utilizzati solo per operazioni di facciata, voltafaccia della segretaria che ha varato una lista al comunale ‘espressione dei circoli’ come fu detto, stilata di comune accordo con gli stessi firmatari, alcuni anche candidati, che ora le voltano la faccia perché tutto cambi affinché non cambi nulla. Noi vogliamo invece che i circoli parlino di argomenti legati al territorio, che parlino dei problemi del centro e delle periferie, umili e laboriosi, come una corretta presa d’atto del risultato elettorale detterebbe. Altrimenti gli stessi firmatari, tramite il succitato documento sembrano richiedere le loro stesse dimissioni». In calce le firme dei venti: Boccia, Canali, Ciurletti, Feliciani, Burgo, Pennoni, Diamanti, Napolini, Bianchini, Pizzotti, Pragliola, Cresta, Bologna, Cianchetta M., Vagaggini, Babucci A., Federici C., Feliciani M., D’Egidio.

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