Piano alienazioni Terni Due stop, conferma vocabolo Staino

Aggiornamento del documento inserito nel Dup 2021-2023: passo indietro su ex Prampolini e via San Nicandro

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di S.F.

L’area ex Prampolini e la palazzina di via San Nicandro, a pochi passi dal centro cittadino. Sono questi i due immobili per i quali il Comune di Terni ha disposto lo stop all’alienazione disposta in passato: emerge dal rinnovato piano elaborato dagli uffici tecnici di palazzo Spada ed allegato al Documento unico di programmazione 2021-2023. Resta invece la zona di vocabolo Staino, in attesa della nuova stima di valore in seguito all’emendamento approvato nel luglio 2019.

IL DUP 2021-2023
AREA EX PRAMPOLINI: SI PUNTA SU VERDE E SPORT

Ex Prampolini

Stop Prampolini

L’annuncio dell’assessore Leonardo Bordoni era arrivato in occasione del question time di metà marzo. Lo stop all’alienazione è ora inserito nel nuovo piano. Motivo? «Non si ritiene più idonea una destinazione urbanistica quale area ‘area per servizi con destinazione commerciale Suc (mq 3.424) UF», destinazione stabilita con proposta di consiglio comunale del gennaio 2017. Con un problema: «Ad oggi non risulta elaborata e discussa». In merito si ritiene che la zona, «dotata di impianti sportivi in disuso, sia coperti che scoperti, debba riacquistare tale funzione pubblica». Si punta a spazi pubblici attrezzati ed impianti sportivi. Il valore era fissato in 1 milione 100 mila euro.

SAN NICANDRO, SI RIPROVA CON ATER

Via San Nicandro e la palazzina

San Nicandro e Ater

Niente alienazione – fu approvata nel novembre 2011 – anche per la palazzina di via San Nicandro per un valore di 645 mila euro, oltre la metà legati a sei alloggi ed il resto per un locale commerciale. Il passo indietro arriva perché palazzo Spada «ha avviato il procedimento volto all’affidamento in gestione ad Ater Umbria dell’intero immobile a fronte della riqualificazione dello stesso nell’ambito del programma integrato di edilizia residenziale sociale».

IL NUOVO PIANO DELLE ALIENAZIONI

Vocabolo Staino

Attesa Staino e spettacoli viaggianti

Per quel che concerne l’area in vocabolo Staino nulla è cambiato in sostanza. Tutto è legato ad un atto di quasi tre anni fa: «Si è dato incarico – si legge – alla direzione urbanistica di elaborare proposta di variante con la nuova destinazione ad area per servizi con Suc commerciale pari a mq 6.500 modificato con emendamento dell’11 luglio 2019 (a proporlo fu il consigliere di Terni Civica Michele Rossi) al Dup 2019/2023», con input per una trasformazione in «area per attrezzature di interesse comune, con conseguente nuova stima del valore da redigersi all’esito della variante». Che deve ancora arrivare: al momento il valore resta di 2 milioni di euro e l’annualità prevista per la vendita è il 2023. Nel nuovo Dup si fa più di un cenno allo Staino: «Ha bisogno di una migliore definizione nella sua funzione di area di attestamento a servizio dei flussi turistici. Una zona di raccordo alle porte della città che favorisce il collegamento tra la Cascata, principale attrattore turistico, e il centro cittadino. A questo si accompagna l’intenzione di verificare una alternativa migliore collocazione dell’area spettacoli viaggianti». Ovvero il luna park.

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