La firma sulla convenzione tra Regione Umbria e Rete ferroviaria italiana (Rfi) arriverà «entro il mese di luglio» e sulla base di quella «stabilire tempi e modi con i quali avviare l’iter tecnico che deve portare al completamento della piastra logistica tra Terni e Narni e procedere con il suo collegamento con la rete ferroviaria (la linea è la Roma-Ancona; ndr)». A dirlo è l’assessore regionale Giuseppe Chianella.
La storia La ‘piastra’ venne presentata al mondo ad agosto 2012 – «oltre 20 ettari di estensione – così la descrissero – fra i territori comunali di Terni e Narni. Prevede aree destinate alle merci, costituite da capannoni, piazzali e magazzini, aree destinate all’uomo, costituite da uffici, sale riunioni, servizi vari» – e si disse che sarebbe stata operativa in un anno e mezzo.
I ritardi Però, dopo quasi quattro anni – e circa 23 milioni spesi, per l’ultimo intervento, la pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso nella piastra, sono stati investiti circa 400 mila euro – non è entrata in servizio nemmeno la parte dedicata all’interscambio ‘su gomma’.
I binari Per quello ferroviario, i binari interni sarebbero pure pronti, si deve realizzare il collegamento di cui parla Chianella. Per farlo, era già stato anticipato che sarebbe stato necessario «un adeguamento alle misure di sicurezza e segnalamento e dell’Acei (l’Apparato centrale elettrico a itinerari; ndr), con un investimento regionale di circa 10 milioni di euro, per inserire tutti i dispositivi di segnalamento e sicurezza obbligatori ed idonei a rendere la piastra un nodo di scambio intermodale e competitivo gomma-ferro».
I timori Tra un annuncio e una promessa, insomma, è ormai da tempo che della cosa si parla molto, ma ci si lavora – nel senso di lavoro pratico – poco: c’erano stati anche degli incontri con gli operatori locali del trasporto, che si erano candidati a gestire la logistica della ‘piastra’, ma senza esiti evidenti. Tanto che si è cominciato a temere che quell’opera rischiasse di diventare una della tante ‘incompiute’ delle quali è piena la storia italiana.
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I fondi Ma Chianella rassicura e spiega che la convenzione allo studio «rientra nel quadro di una collaborazione più ampia, avviata con la stipula del contratto di servizio con Trenitalia e dell’accordo quadro con Rfi e che prevede, oltre all’investimento garantito dalla Regione, un impegno diretto proprio di Rfi, che potrebbe essere il soggetto gestore della piastra logistica».