Pizzeria dell’Orologio: passaggio di testimone

Terni, lo storico locale non chiuderà dopo la pensione della titolare. Rilevato da un giovane imprenditore ternano

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L’accordo è stato trovato in extremis, a pochi giorni dall’annunciata chiusura, al termine di una trattativa ‘lampo’: la famosa Pizzeria dell’Orologio di via Battisti, a Terni, non abbasserà le serrande per sempre, ma si rinnoverà, passando di mano dall’attuale proprietà, la famiglia Laureti, ad un quarantenne ternano. Lui si chiama Matteo Marini e – un po’ per spirito imprenditoriale, un po’ per ragioni affettive – ha deciso di intraprendere questa nuova avventura, permettendo ad una delle attività più storiche del commercio ternano (è lì da oltre 40 anni) di continuare ad esistere.

VIA BATTISTI E DUE ‘STORICI’ A RISCHIO

In pensione senza rimpianti

Dopo 22 anni di onorato servizio dietro al bancone Grazia, la proprietaria – pronta a lasciare il testimone insieme a marito, figlia e genero – da lunedì 1° luglio, come annunciato, sarà ufficialmente in pensione (sabato l’ultimo giorno di lavoro per lei). «Sono molto contenta, non vedo l’ora di riposarmi – racconta -. Ho ricevuto tante dimostrazioni di affetto in questi ultimi giorni, tanti clienti sono dispiaciuti che me ne vado, ma anche io ho diritto alla pensione». Almeno, però, potrà andarsene sapendo che i frutti del lavoro di una vita non andranno perduti. «Vendere è stata la scelta giusta, quando hanno visto il cartello in cui c’è scritto che si riaprirà in tanti hanno detto ‘finalmente’. Di persone interessate a comprare ne abbiamo viste molte, ma il tempo iniziava a stringersi. Con Matteo la trattativa è stata velocissima, la cosa determinante, al di là ovviamente dell’accordo sul prezzo, è che non si è spaventato di fronte alla burocrazia».

Pronto a mettersi in gioco

«Io – spiega il neoproprietario – ho già due attività di export, una nel settore alimentare e una in quello degli infissi, l’intenzione di investire in un’attività di questo genere, come una rosticceria, c’era da tempo. Poi quando ad inizio giugno ho saputo che questo locale era in vendita ho deciso di farmi avanti. Mi sarebbe dispiaciuto se avesse chiuso, qui venivo a comprare la pizza quando ero piccolo con mia nonna e mia mamma, è un locale storico e ci sono affezionato». Ora, spiega Marini, l’impostazione dell’attività non cambierà, si continuerà a sfornare pizza e a preparare tutte le altre tipologie di cibo. «Ma cercheremo di rilanciare anche i pasti serali, soprattutto sul fronte delle consegne». Insomma qualche innovazione ci sarà, come sperava la signora Grazia. Buone notizie anche per il personale: i sei dipendenti attuali rimarranno e verranno integrati da nuove assunzioni, altre quattro probabilmente, per cui sono in corso i colloqui. Ora servirà giusto il tempo di concludere tutti i passaggi burocratici, poi dall’11 luglio è pronta a partire la nuova epoca.

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