Terni, quattro indagati per traffico di cuccioli

L’operazione ‘doggy’ da parte della polizia ha permesso di arrestare il mercato illegale di cani provenienti dall’est Europa

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Quattro persone – A.N. salernitano di 45 anni, P.A. salernitana di 45 anni e altre due donne di origini campane -, indagate in stato di libertà dalla polizia di Terni per traffico illecito di cuccioli provenienti dall’est Europa.

Alfredo Luzi, dirigente Mobile Terni

Alfredo Luzi, dirigente Mobile Terni

I controlli Nella tarda serata di giovedì gli agenti della squadra Mobile – coordinati dal dirigente Alfredo Luzi – hanno notato due autovetture aggirarsi in maniera sospetta nella zona di via del Maglio a Terni. Dopo il controllo delle targhe, che ha consentito di accertare la provenienza dei due veicoli dalla provincia di Salerno, gli agenti hanno eseguito un’ispezione all’interno delle due autovetture, rilevando la presenza di alcuni ‘trasportini’ con all’interno numerosi cuccioli di cane di piccola taglia. I quattro venivano sono stati quindi accompagnati in questura per ulteriori verifiche.

I cuccioli Nel frattempo i cuccioli sono stati fatti visitare da personale specializzato che ha riscontrato gravi condizioni di salute, nonché una palese alterazione dei ‘passaporti’ abbinati ai cuccioli per il trasporto. I cuccioli di razza Chow Chow, Shih Tzu, Bulldog, Barboncino, Beagle, Chihuahua, sono stati sequestrati e affidati a personale dell’Eital (Ente italiano tutela animali e lupo) che li ha trasportati presso la struttura ‘La Golfa – Centro cinofilo del Varano’ a Castelfranco Emilia, dove sono stati presi in cura da personale veterinario specializzato.

cane-cani-traffico-terni2Gli accertamenti Sono in corso da parte della questura di Terni ulteriori accertamenti sui documenti sequestrati riguardanti i cuccioli e passaggi di proprietà intestati all’anagrafe canina Regione Campania, anche e soprattutto per stabilire la sussistenza dei presupposti le cui violazioni rientrino in quelle previste della normativa sul ‘Traffico illecito di animali da compagnia’. Sono ora al vaglio del sostituto procuratore Barbara Mazzullo tutti gli atti riguardanti la vicenda.

Immigrati richiedenti asilo spacciano, 3 arresti e 5 denunce Mobile Terni - 28 gennaio 2016 (7)L’associazione animalista «La prassi è sempre la stessa – denuncia il movimento animalista Eital (Ente Italiano Tutela Animali e Legalità onlus, i cui esperti hanno coadiuvato le attività di polizia) – ovvero quella di importare dall’Ungheria e dalla Slovacchia (ma anche Ucraina, Russia e altri Paesi che iniziano ad affacciarsi in questo mercato) cuccioli più piccoli di età rispetto quella consentita dalla legge, accompagnati però da documenti (passaporti europei) che riportano l’età dei cuccioli prevista dalla normativa vigente ovvero di circa 4 mesi. La conseguenza è che i cagnolini sono malati, stanchi, sottoposti a fatiche insopportabili che spesso portano al decesso dopo pochi giorni dall’acquisto». Eital denuncia «il giro di affari milionario che ruota intorno ad un business che ha assunto ormai aspetti delinquenziali pari a quelli oggi noti e che coinvolge spesso veterinari compiacenti. Troppo blande le pene e troppo scarsi i controlli sanitari. A farne le spese sono non solo migliaia di vite innocenti ma anche migliaia di ignari acquirenti che attratti dai prezzi bassi prendono in famiglia un animale malato; ma anche acquirenti consapevoli che pur di risparmiare qualche centinaio di euro fomentano un traffico di vite che non ha confini, se non quelli con i Paesi dell’est».

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