Terni, scontro Comune-Provincia sul trasporto scolastico: annullato atto in autotutela

La storia si trascina da fine 2022, quando palazzo Spada ha chiesto quasi 900 mila euro. Si muove palazzo Bazzani , stop alla convenzione

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di S.F.

La storia si trascina da fine 2022 e ora, a mesi di distanza, c’è un ulteriore atto non di poco conto. Prosegue il bisticcio tra il Comune e la Provincia di Terni in merito al trasporto scolastico degli studenti con disabilità della scuola secondaria superiore: palazzo Bazzani ha annullato d’ufficio in autotutela un proprio provvedimento, vale a dire la delibera di consiglio del 27 luglio 2022 riguardante l’approvazione dello schema di convenzione tra i due enti sul tema. Motivo? «Sussiste un interesse pubblico concreto e attuale. Se attuata, determinerebbe per la Provincia un illegittimo esborso di denaro e, più in generale, oneri ed impegni attribuiti per legge alle competenze di altri enti».

COMUNE-PROVINCIA, LO SCONTRO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO

Pernazza e Bandecchi

Il nodo

La storia si sviluppa dal 20 ottobre 2022 quando, dalla direzione istruzione del Comune, viene inviata una missiva alla Provincia con richiesta di pagamento per 894 mila euro. Si tratta della cifra per il trasporto, assistenza a bordo e l’assistenza scolastica degli studenti diversamente abili delle scuole superiori erogata da palazzo Spada tra il 2011 e il 2022. Una parte della cifra – poco meno di 19 mila euro – è relativa alla convenzione approvata dal consiglio provinciale del 27 luglio 2022, poi non sottoscritta da palazzo Bazzani. Poi successivamente l’ente ha fatto presente all’amministrazione comunale dell’impossibilità «di dare seguito alla richiesta avanzata evidenziando come i servizi di cui trattasi rientrino nella competenza dell’Ente» comunale. Il 5 gennaio 2023 c’è stata la messa in mora da parte del Comune.

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Il Comune

I pareri e il passo indietro

Nel corso degli ultimi mesi sono quindi giunti i pareri della sezione regionale di controllo della Corte dei conti (richiesta ammissibile per profilo soggettivo e procedurale, ma inammissibile per estraneità alla materia di contabilità pubblica e divieto di interferenza con la funzione giurisdizionale) e Regione Umbria («in assenza di specifici accordi le funzioni sono in capo al Comune di residenza dell’alunno»). Risultato? Lo scorso 16 maggio la Provincia, «a conferma della illegittimità della deliberazione, adottata sulla base di una erronea interpretazione della normativa in materia, ha dato avvio al procedimento di annullamento in autotutela della stessa». Il Comune non ha mollato, anzi. Dieci giorni ed ecco la comunicazione di ricusazione delle motivazioni per carenza di elementi oggettivi e sviamento della norma. Con tanto di richiesta di indizione di una conferenza di servizi istruttoria. Niente da fare. In compenso il 12 giugno c’è stato il tête-à-tête per parlarne.

L’annullamento

In realtà la Provincia nel febbraio 2022 ha versato al Comune 111 mila euro a titolo di rimborso del trasporto scolastico dei diversamente abili delle superiori. Ma ciò «lungi dal dimostrare la legittimità della deliberazione di cui trattasi, alla luce del dato normativo sopra evidenziato deve invece qualificarsi come indebito e privo di causa, rispetto al quale la Provincia di Terni dovrà valutare le opportune iniziative». C’è dunque l’annullamento dell’atto del luglio 2022. Le firme sono della presidente Laura Pernazza e del segretario generale Paolo Ricciarelli. Se ne parlerà ancora.

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