Terni, Scuola A.c.o.i: chirurgia e day surgery

Per il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Maurizio Dal Maso, «supporta il percorso di innovazione organizzativa già intrapreso all’ospedale»

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Tecnica chirurgica e ‘sailored surgery’, cioè soluzioni su misura per favorire la tempestiva dimissione dei pazienti in sicurezza, ma anche competenze manageriali per sviluppare la capacità di costruzione del team e di gestione del rischio clinico, delle risorse e delle performance. Questi gli obiettivi formativi della quinta edizione della Scuola speciale A.c.o.i. di chirurgia ambulatoriale e day surgery, diretta dal dottor Marsilio Francucci, che si è svolta lo scorso 22 novembre all’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni.

La scuola Riconosciuta come valido interlocutore dal Ministero della salute e dall’Age.Nas., la scuola si rivolge a medici ed infermieri che svolgono la propria attività nelle strutture di Day Surgery e che prevede un indirizzo tecnico-professionale ed uno manageriale con sessioni di formazione residenziale interattiva. Il prossimo appuntamento è fissato al 18-21 aprile 2018.

Alla tavola rotonda inaugurale hanno partecipato il presidente nazionale A.c.o.i. Pierluigi Marini, il direttore della programmazione socio-sanitaria della Regione Umbria Walter Orlandi, che ha prospettato il ruolo della chirurgia a degenza breve nel prossimo Piano sanitario regionale, in corso di elaborazione, il professor Annibale Donini, direttore della Scuola di specializzazione dell’Università degli studi di Perugia. Per l’Azienda ospedaliera di Terni sono intervenuti il direttore generale Maurizio Dal Maso e il direttore dell’unità di Day Surgery, Marsilio Francucci, che ha illustrato gli obiettivi della scuola, che mira a sviluppare le competenze professionali e gestionali necessarie per la gestione efficace e sicura del percorso assistenziale in Day Surgery.

I risultati «Una scuola che supporta anche lo sviluppo del percorso di innovazione organizzativa avviato nell’ospedale di Terni – ha detto Dal Maso – volto a migliorare l’offerta chirurgica e assistenziale secondo il principio di intensità delle cure in funzione della complessità assistenziale, e la metodologia Lean, riducendo gli sprechi del ‘fare bene ciò che è inutile’, e reinvestendo le risorse risparmiate in qualità e sicurezza per il paziente. La revisione dei modelli organizzativi qui ha Terni hanno prodotto importanti risultati, che saranno presentati a dicembre nel corso di una conferenza stampa dedicata, e che già nei primi sette mesi dell’anno evidenziavano, rispetto al 2016, un aumento dei ricoveri, del volume di attività, della complessità della casistica, degli interventi chirurgici, dell’appropriatezza della degenza oltre che del fatturato».

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