Terni, servizi educativi: «Dimensione difficile»

L’assessore al personale Bertocco risponde alle parole della federazione provinciale Usb: «Adottata una prima delibera per assicurare i servizi. Sono pronta al confronto»

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Non tarda ad arrivare la risposta dell’assessore al personale del Comune di Terni, Sonia Bertocco, sulla denuncia da parte della federazione provinciale Usb sul «perdurare delle criticità e delle incertezze sul futuro in una lenta dismissione dall’alveo ‘pubblico’ dei Servizi educativi comunali».

L’assessore Sonia Bertocco

Primo atto deliberativo L’assessore in una nota, infatti, ricorda che «il 9 agosto è già fissato un incontro con le organizzazioni sindacali dei dipendenti comunali per un confronto sulla dotazione organica, in relazione alle risorse umane necessarie per assicurare i servizi ai cittadini. Al momento abbiamo adottato un primo atto deliberativo, l’approvazione della nuova dotazione organica, ma solo nella grande urgenza di fissare il fabbisogno economico nel bilancio e di assicurare alcuni servizi, primi fra tutti quelli scolastici».

Dimensione non semplice Nei giorni scorsi la giunta ha approvato la delibera di ridefinizione del Piano triennale del fabbisogno 2018 -2020, con il relativo Piano delle assunzioni per l’anno 2018 e la conseguente rideterminazione della dotazione organica complessiva dell’Ente. «La delibera ha il merito di determinare l’impegno finanziario da parte dell’Ente e di assolvere alcuni obblighi nelle assunzioni, ad iniziare da quelle indispensabili per legge nella polizia municipale. Nell’ambito di questo quadro per tutto il resto sono prontissima al confronto e all’ascolto del personale e della sua rappresentanza. La deliberazione è stata assunta in brevissimo tempo al fine di garantire le esigenze di funzionalità, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e di bilancio. Ci troviamo infatti in una dimensione non semplice e nota a tutti i ternani, quella di un ente in dissesto, soggetto a una pesante riduzione dell’organico per i pensionamenti avuti nel corso degli anni, che comunque è chiamato a fornire servizi ed efficienza».

Alcuni numeri Al termine della ricognizione sulla situazione attuale, volta ad accertare situazioni di eccedenza o sovrannumero, «è emerso – si legge ancora nella nota – che il Comune di Terni non ha dipendenti a tempo indeterminato extra dotazione organica e che, al contrario, sussistono esigenze di organico collegate ad aspetti funzionali di alcuni servizi essenziali, quali quelli educativi, sociali, di polizia municipale. Ad oggi, la dotazione organica dell’Ente conta 741 unità, con un rapporto rispetto alla popolazione residente di 1 dipendente ogni 105,05 abitanti, una media che rispetta i vincoli fissati dalla normativa e consente all’amministrazione un margine di manovra, più ampio se si considerano anche le cessazioni e i pensionamenti previsti nei prossimi anni».

Nel 2018 le assunzioni previste, «che comporteranno un costo complessivo annuo di circa 633 mila euro, riguarderanno: 2 dirigenti e 5 istruttori di vigilanza, che verranno individuati tramite mobilità o concorso; 2 collaboratori amministrativi selezionati con mobilità o graduatoria dell’Ente; 1 collaboratore centralinista, 5 operatori ausiliari e 5 operatori tecnici per i quali si ricorrerà alla chiamata dal centro per l’impiego».

Nel 2019 con un costo complessivo «di circa 619 mila euro, è prevista l’assunzione di: 2 dirigenti attraverso mobilità o concorso; 5 istruttori amministrativi tramite mobilità o graduatoria dell’Ente; 3 istruttori di vigilanza con mobilità o concorso; 2 istruttori informatici con mobilità o graduatoria dell’Ente; 2 operatori ausiliari e 5 operatori tecnici tramite chiamata dal centro per l’impiego».

Previste nel 2020 le assunzioni «di: 2 dirigenti attraverso mobilità o concorso; 2 coordinatori amministrativi e 5 istruttori amministrativi tramite mobilità o graduatoria dell’Ente; 3 istruttori di vigilanza attraverso mobilità o concorso; 1 istruttore informatico con mobilità o graduatoria dell’Ente; 3 operatori ausiliari e 5 operatori tecnici tramite chiamata dal centro per l’impiego. Il costo per il 2020 sarà di 678mila euro circa. A piano attuato, il numero dei dipendenti comunque scenderà, per i pensionamenti che si avranno, a 738 unità».

Il dissesto A causa della situazione di dissesto finanziario in cui versa il Comune, conclude l’assessore Bertocco, «la normativa impone che qualunque assunzione di personale sia sottoposta all’autorizzazione da parte della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali del Ministero. Gli atti deliberativi sono già stati trasmessi, dunque, agli organi competenti per le relative decisioni».

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